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12 2003 , dopo un 'anno di attesa e' arrivato il giorno della partenza
, fra circa 24 ore rivedrò Romina . Il viaggio che vi sto raccontando
e' iniziato a Cuba il dicembre 2002 . Sapete quei viaggi dove prendi
il biglietto e via , quello era il mio viaggio . Li' ho conosciuto
un gruppo di ragazze Argentine , li' in diretta una sera al ristorante
abbiamo assistito alla "rivoluzione " Argentina in quell' anno .
Dopo un mese trascorso con Romina , la promessa di andare in Argentina
l' anno dopo . L'hostess mi invita ad allacciare la cintura di sicurezza
, l'aeroporto della capitale argentina e' sotto di noi . Siamo sotto
le feste natalizie e ad attendere l'aereo i parenti degli emigrati
pieni di regali . Io ho Romi che mi aspetta , e nella mia valigia
....... Da Buenois Aires ci dirigiamo leggermente a sud , a casa
sua . La sua cittadina e' molto accogliente , tutte casette con
il giardino e tanto verde . Due cose da notare , la cattedrale con
enormi campane fuse a Genova , e la citta' dei piccoli voluta da
EVA PERON ( tipo casa studio e piccolo ospedale ). Seduti sul divano
a sorseggiare il "Mate " ( bevanda tipica simile al nostro the ,
con un piccolo rituale di cerimonia prima di iniziare a bere ) si
decide il viaggio alla scoperta di questa enorme nazione . Buenois
Aires - Ushuaia 3000 Km . Il volo della compagnia di bandiera "
argentina " ci porta dopo un'ora a Puerto Madryn , famosa penisola
di Valdes . Famosa perché nelle sue insenature arrivano a primavera
le Balene a riprodursi , io mi sono accontentato di centinaia di
foche e leoni marini intenti a godersi il sole . Qui il primo impatto
con la natura , la legge della natura . Nella tranguillita' della
spiaggia , dove le mamme foche accudivano i loro piccoli e i leoni
marini erano intenti a difendere il proprio territorio , da lontano
arrivava il terrore . In un lampo , la schiuma bianca dell'onda
si tinge di rosso e una mamma cercava invano il suo piccolo , l'orca
ha preso il suo pranzo . Nella citta' , il centro studi nazionale
, qui vengono monitorate con il satellite balene , foche , pinguini
, una piccola Genova merita una visita Sono stato fortunato , la
cugina ( la "Prima" in spagnolo ) di Romina lavora nel centro .
Nell'entroterra e' possibile visitare una vecchia miniera , al primo
impatto sembra che ti portino a lavorare . Gia' ti vestono di tutto
punto , persino la fiammella sulla testa e poi giu' a meno 300 mt
, meno 500 mt . Capisci cosa era essere minatore , cosa voleva dire
rivedere la luce e sentire l' aria fresca contro il viso . Questa
mattina l'aria e' frizzante e dopo una succulenta colazione , Romi
mi avvisa che fra due ore si parte , operazione pinguini . Jeep
e partenza per fare conoscenza con i pinguini di Magellano . Entriamo
nel parco Nazionale Del golfo di San Giorgio , tanto per cambiare
il biglietto per gli stranieri e' doppio , Romina paga anche per
me ( in Argentina per gli stranieri tutte le tariffe sono duplicate
, aerei , Hotel , pullman , ecc....). L'ingresso e' circa due chilometri
prima del golfo , la guida ci avverte che da ora in poi e' vitato
tutto !!! , i pinguini hanno i piccoli quindi bisogna rispettarli
. Meraviglioso , pinguini , pinguini , pinguini , una distesa di
questi " omini " ben vestiti , con la camicia bianca e sopra giacca
nera con le doppie punte . La comunita' , la famiglia , il piccolo
, sono i valori che subito ti trasmettono questi uccelli . Ogni
coppia ha il suo nido da anni , ( lo stesso vicino da anni ) percorrono
chilometri a piedi per raggiungere il mare e poi si tuffano e via
a pescare per il piccolo , mentre e' protetto dall'altro genitore
. Oggi dopo una settimana si riparte , meta Rio Gallegos , ci prepariamo
a 28 ore di pullman . 20 dollari per 28 ore , vi assicuro che sono
stati spesi benissimo . La strada e' quella costiera per la maggior
parte del tragitto , quando si procede all'interno lo spettacolo
cambia . I colori cambiano , si passa da toni di verde e marrone
a macchie rosa dei fenicotteri fermi a bere nei laghetti formati
per abbeverare il bestiame , quello che ti colpisce e' la vastita'
. Questa vastita' la ritroverò al sud verso il lago Argentino ,
anche nei ghiacciai . Dopo una bella doccia rigenerante e una bella
dormita , la cena ci propone " Asado " agnello sulla brace . Piatto
tipico del Sud , dei "Gauci" , i guardiani dei greggi . Siamo passati
dai 30 gradi della capitale ai 5 gradi di Rio Gallegos , terra dei
ghiacciai , del Perito Moreno . Mattino presto , Romi e' avvolta
nel mio piumino , saliamo sull'aliscafo per la gita alla scoperta
dei ghiacciai . Se prima l'immensita' era la steppa ora e' il ghiaccio
, calcolate che il Perito Moreno e' due volte Buenos Aires con un'altezza
del muro principale di 60 metri e altri 60 sono sotto il livello
del lago . Con il battello si percorre il lago Argentino , scusate
ma non riesco e descrivere i colori tra il ghiaccio galleggiante
e l'acqua del lago . I vari ghiacciai si affacciano sul lago dopo
un lungo percorso iniziato sulle cime fra Argentina e Cile , dove
nevica 360 giorno anno . La sensazione da brivido e' il trekking
su Lui , il Perito Moreno . Lo senti muoversi , pulsa , senti le
vibrazioni della neve che si compatta sotto i ramponi , alla fine
con le guide brindisi con grappa e ghiaccio !!!! Per raccontarvi
la bellezza del luogo , i colori , le sfumature , le tonalita' dei
blu , ho scattato una 70 di foto . Il Battello sta facendo rotta
per il rientro , all'orizzonte si vedono le case in legno , oltre
il paese le montagne verdi . Alla sera , si cena nella casa privata
che ci ospita ,( e' molto diffuso , trasformare la loro casa in
pensione ) come tradizione escono racconti anche favole dei Vecchi
, che calore ; e' proprio Natale. Oggi Romi e' stanca , ne approfitto
per unirmi a un gruppo di portoghesi per uscire a cavallo . Fantastico
, portoghesi da sballo , e giro a cavallo da panico ( non avete
mai usato una moto da trial , uguale quei cavalli ) . Come un bambino
prima delle vcacanze , non sto piu' nella pelle , sono all' aeroporto
e leggo sul cartellone luminoso il mio volo " USHUAIA ". Ora inizia
un'altra vacanza , primo e' il posto che ogni viaggiatore ( io ho
iniziato a 16 anni a viaggiare per il mondo ) desidera visitare
, il cartello all'arrivo indica " USHUAIA LA FINE DEL MONDO " ;
ditemi Voi . Secondo per gli amanti della natura e del contatto
con essa , qui si fa di tutto . Per dirvi in breve cosa si vede
, montagne innevate tuffarsi nel mare , queste ti avvolgono dentro
alla baia . Nel paese sembra echeggiare i suoni delle catene dei
prigionieri deportati decenni fa . Ricordiamoci che Ushuaia e' nata
perche' era carcere di massima sicurezza . Il carcere domina la
parte est della cittadina , la parte vecchia , percorrendo i lunghi
corridoi del carcere e soprattutto nelle docce del carcere senti
vicino a te delle presenze . Al mattino , la pace della baia viene
rotta dalle sirene di un'enorme nave da crocera , e il piccolo paesino
viene invaso da una bolgia di turisti rumorosi e "inglesi ". ( o
se preferite tedeschi ) Romina propone di scappare , prendiamo l'autobus
, dopo alcuni chilometri vediamo una strana casa e decidiamo di
fermarci . Nel giardino una distesa di piccole casette , dalla strada
sembra che i puffi abitino qui , invece veniamo assaliti da decine
di cani da slitta festosi . Il proprietario della casa alleva cani
da slitta e ci accompagna nella visita , alla fine non puo' mancare
un buon caldo " mate " . Ushuaia deve essere vissuta in simbiosi
con la natura , perche' sei immerso in questa e la gente non vuole
cambiarla . Quindi al mattino presto via a cavallo , la notte caccia
fotografica alle marmotte , il giorno dopo in canoa per visitare
i nidi di uccelli nelle isolette della baia . Uscite in jeep nelle
zone limitrofe fra laghi e montagne , sempre con la scusa del pic-nic
con carne ai ferri e buon vino . Non pensate che sia tutto frenetico
, come vi descrivo , qui non ci sono orologi se non quello biologico
. Al tramontare del sole , prima della doccia , ci ritroviamo io
e Romina a bere Mate con spagnoli , italiani , francesi , inglesi
, raccontandoci le esperienze della giornata . All'ora di cena usciamo
dalla pensione , sembra notte fonda , le luci giallastre dei ristorantini
ti invitano a consumare l'Asado con gli amici di avventura della
giornata appena trascorsa . Come nelle baite di alta montagna ,
ci troviamo come vecchi amici , a bere del buon vino all' ultimo
calore delle braci esauste dopo avercucinato un buon agnello . Io
non sono un amante dei racconti , ho sempre raccontato le mie avventure
con la mia macchina fotografica . Ho raccontato i colori , del celo
, del ghiaccio , della steppa , dell'erba verde dei monti . Ho descritto
gli animali , i loro occhi , il volo delle aquile , il frenetico
lavoro delle marmotte , dei cavalli generosi , dei fenicotteri di
passaggio . Una cosa con la macchina fotografica non ho descritto
, la gente , la loro gentilezza , il profumo di cuoio e sudore dei
" Guauci " , l'ospitalita' " familiare " delle famiglie che ci hanno
accolto . La dolcezza e il sorriso di Romina . Anni fa ho rubato
una frase ad un grande cantante e l'ho fatta mia : " Dove poso il
mio cappello questa e' casa mia " Zucchero al concerto di Mosca
. Ciao a tutti Stefano.
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