Costi:
Volo
intercontinentale con Lufthansa € 820
Voli interni (tre) con LanChile € 380
Tasso di cambio 1 Dollaro U.S.A. = 715 Pesos Cileni
Media costo pernottamenti a notte: Pesos 6.000
Media costo autobus a breve distanza Pesos 1.000
Media costo autobus a lunga percorrenza Pesos 20.000
Media costo pasti in ristoranti di buona qualità Pesos 10.000
1
Mer partenza da Firenze per Francoforte 18,40 - 20,30 / volo per
Santiago del Cile 22,25
2 Gio 11,30 arrivo a Santiago / volo per Punta Arenas (Patagonia)
13,40 - 18,00 / autobus per Puerto Natales (3 ore - 245 Km)
3 Ven P.to Natales - escursione al ghiacciaio Perito Moreno - Argentina
4 Sab Puerto Natales - escursione al Parco Nazionale Torres del
Paine
5 Do Puerto Natales - autobus per Punta Arenas ed escursione al
Seno Otway
6 Lun Punta Arenas / volo per Puerto Montt 12,50 - 15,00 / trasferimento
in autobus a Puerto Varas (40 min. - 20 Km)
7 Mar Puerto Varas - Parco Nazionale Peres Rosales (Lago Todos Los
Santos - Saltos del Petrohuè)
8 Mer Puerto Varas - autobus per Pucon (5 ore 320 Km)
9 Gio Pucon - escursione alle Termas de Huife (40 minuti 30 km)
10 Ven Pucon - escursione a Lican Ray / autobus notturno per Santiago
(12 ore - 790 Km)
11 Sab Santiago volo per Calama (Regione Norte Grande) 14,25 - 17,25
/ autobus (1.30 ora, 100 Km) per San Pedro de Atacama
12 Do San Pedro de Atacama - escursione a Tocoano e al Salar de
Atacama
13 Lun San Pedro de Atacama - escursione alla Laguna Blanca e alla
Laguna Verde - Bolivia
14 Mar San Pedro de Atacama - tour 4 gg in Bolivia - trasferimento
con jeep 4x4 per Uyuni via San José (9 ore di viaggio)
15 Mer Uyuni - escursione al Salar de Uyuni - Bolivia
16 Gio San Cristobal - Salar Chiguana - Arbre de Piedra - Laguna
Colorada - Bolivia
17 Ven Geiser - Bolivia / rientro a San Pedro de Atacama / autobus
notturno (16 ore di viaggio) per La Serena sulla costa Pacifica
18 Sab La Serena - loc. di mare
19 Do La Serena - Guanacheros - autobus notturno (8 ore di viaggio)
per Santiago
20 Lun Santiago / volo per Francoforte 13,15
21 Mar arrivo a Francoforte 9,55 / partenza per Firenze 12,15 /
arrivo ITA 13,50
Santiago del Cile 1° Gennaio 2003
Dopo 17 ore di volo finalmente arriviamo a Santiago, in precedenza
le soste per gli scali tecnici; Francoforte e Buenos Aires in Argentina,
ci permettono di riposare due ore per poi ripartire.
Purtroppo dopo tanta attesa laeroporto di Santiago é
solamente lillusione di essere giunti alla meta, il tour de
force continua con altre 5 interminabili ore di volo per arrivare
a Punta Arenas (scalo a Puerto Montt) nella Patagonia cilena. Man
mano che si avvicina il traguardo meno tolleriamo lo stress di stare
seduti immobili per delle ore su di un aereo.
Alla fine, esausti e molto stanchi, atterriamo in Patagonia con
un totale di 21 ore di volo sul sedere.
Allinterno dellaeroporto di Punta Arenas, iniziamo la
ricerca di un transfert che ci porterà direttamente al terminal
della compagnia di trasporti Tur Bus, in modo tale da poter raggiungere
finalmente Puerto Natales.
Puerto
Natales 2 Gennaio 2003
La prima impressione sul Cile é positiva: la Patagonia ha
un fascino che conquista fin dal primo momento chiunque vi si rechi.
Forse sono i colori, la diversa intensità della luce, o forse
ancora gli spazi e le grandi vallate. Resta il fatto che, questa
regione é fra le zone più attraenti dellintero
pianeta.
Per il momento procede tutto secondo il nostro programma, arriviamo
con 30 minuti di anticipo davanti allimbarco della Tur Bus,
giusto il tempo di constatare che la temperatura é accettabile,
poi acquistiamo il bolleto per Puerto Natales, piccola
cittadina che vive di pesca ed di turismo grazie alla sua vicinanza
al Perito Moreno e al Parco Nazionale Torres del Paine.
Ore 23.00 un miraggio; siamo allinterno dellHospedaje
Maria in Avenida Chorrillos n° 771 a Puerto Natales e ci troviamo
di fronte ad un letto!! Praticamente dopo 30 ore dalla nostra partenza
da Firenze, 21 delle quali trascorse in volo, non ci sembra vero
scorgere un letto matrimoniale.
Lalbergo non é dei migliori, la camera é abbastanza
squallida e fredda, ma la stanchezza del viaggio fa si che questi
particolari passino in secondo piano, perciò decidiamo di
rimanere e di affrontare largomento il giorno successivo.
Nel complesso il pernottamento allHospedaje Maria a Puerto
Natales non é stato dei migliori, sicuramente se avessimo
avuto più il tempo avremmo cambiato, ma il prezzo economico
della camera (4.000 Pesos a testa, allincirca € 5,40
con la colazione inclusa), e limpossibilità di cercare
un posto ha influito sul mancato trasferimento.
Puerto Natales 3 Gennaio 2003
« Ore 7.00; Oggi visiteremo il ghiacciaio Perito Moreno in
Argentina, abbiamo prenotato unescursione direttamente dallalbergo
ieri sera, ci costerà 30.000 Pesos cadauno. Ci sposteremo
con un mini bus assieme ad altre persone e con 5 ore di viaggio
su una pista sterrata raggiungeremo la città di El Calafate.
Praticamente trascorreremo una giornata in Argentina. Un altro timbro
nel passaporto!! ».
Un
viaggio di 5 ore ci permette di raggiungere la città Argentina
di El Calafate, base per lescursione al ghiacciaio Moreno,
ma anche conosciuta per la scontrosità dei commercianti della
zona nei confronti del turista.
Personalmente non abbiamo avuto questa sensazione, in questi ultimi
anni deve esserci stata da parte degli operatori del settore, uneducazione
allatteggiamento e al comportamento da adottare nei confronti
del turista. La nostra sosta in città é stata breve,
ma nei pochi negozi e bar nei quali siamo entrati siamo sempre stati
accolti con dei sorrisi.
Lo spostamento da Puerto Natales a El Calafate é abbastanza
lungo, il percorso é per 4/5 su pista sterrata. Il panorama
é bello perchè permette di ammirare anche diverse
catene montuose e sperdute pianure.
Da El Calafate continuiamo la via per il ghiacciaio Moreno su di
un percorso sterrato. Occorrono 1 ora 30 minuti per arrivare al
del Parco Nazionale e lentrata costa 20 Pesos Argentini, lequivalente
di 5 Euro.
Lo stato di crisi delleconomia Argentina si nota nei prezzi
bassi per il turista europeo che si presenta con una moneta praticamente
più forte del Dollaro.
Lemozione di vedere il ghiacciaio Perito Moreno é incontrollabile,
mano a mano che ci avviciniamo cresce lagitazione e lansia
di scorgerlo in lontananza, fino a che, dietro una curva, da circa
1 km di distanza, eccolo che compare: un immensa parete di ghiaccio
che risalta fra il marrone scuro delle montagne.
Due ore di escursione ci lasciano praticamente stupefatti e letteralmente
senza parole. Al termine dellescursione ci mostriamo tutti
daccordo nellaffermare che un posto come questo merita
sicuramente una seconda visita, magari con una sosta più
lunga, che permetta di poter ammirare più a lungo il ghiacciaio,
sempre in movimento e straordinariamente imprevedibile nelle sue
esibizioni.
Lescursione al ghiacciaio vale il prezzo del biglietto aereo,
per chiunque decidesse di recarsi in questo posto, consiglio vivamente
di trascorrere più tempo possibile davanti al lato frontale,
per poter ammirare i fenomeni di rompimento degli enormi blocchi
di ghiaccio e sentire il frastuono che gli stessi creano quando
si schiantano nellacqua.
In serata il rientro a Puerto Natales sarà praticamente interminabile
e stressante; il paesaggio della Patagonia non finisce mai, così
come la luce del giorno che in questa estate australe si protrae
fin verso le 23:00.
Puerto
Natales 4 Gennaio 2003
Solito albergo, solita contrattazione per la nuova escursione e
si parte per il Parco Nazionale Torres del Paine.
«
il viaggio dovrebbe essere meno stressante di quello fatto ieri
e rientreremo a Puerto Natales in un orario decente. Non siamo ancora
riusciti e vedere niente di questa piccola cittadina, sappiamo che
é abitata da 12.000 persone che vivono prevalentemente di
pesca, e che é la base di partenza per le escursioni al Paine
e al Ghiacciaio Moreno in Argentina, ma nulla più ».
Lescursione
al Paine é caratterizzata dalla presenza di un forte vento
che non da tregua, ci dicono che, in Patagonia, é una cosa
normale.
Entriamo nel parco e quello che vediamo sono dei panorami mozzafiato,
mirador che lasciano incantati: E meraviglioso guardare le
alte vette delle montagne le cui pareti in alcuni punti scendono
a picco sullacqua dei laghi. Veramente affascinante poter
ammirare questo posto, considerato uno dei più belli di tutto
il sud america.
E possibile pernottare allinterno del parco, fare trekking
fra bellissimi sentieri inseriti in un contesto unico, ma tutto
questo significherebbe poter avere più giorni a disposizione
e fermarsi di più. Un lusso che non possiamo permetterci.
Il tour prosegue per il Ghiacciaio Grey, sempre allinterno
del Parco Nazionale. In questo punto il vento é ancora più
forte, in alcuni momenti é addirittura difficile restare
in equilibrio, i cappellini di lana ci proteggono a malapena dal
freddo, anzi, dopo 20 minuti di esposizione allaria mettiamo
gli impermeabili, indumenti leggeri ma ottimi per tamponare lazione
penetrante del vento.
In serata rientriamo a Puerto Natales in tempo per assaporare unottima
cena a base di pesce in un buon ristorante segnalato sulla nostra
guida, naturalmente Lonely Planet.
La prima cosa che notiamo é labbondanza delle portate
di pesce, infatti, lantipasto qua chiamato entradas
sazia al punto di lasciarci in difficoltà nel finire la seconda
portata che arriverà più tardi.
Puerto
Natales 5 Gennaio 2003
« Ore 7.30; fra poco passerà lautobus che ci
porterà a Punta Arenas, abbiamo prenotato il trasferimento
ieri sera, appena rientrati dallescursione al Paine, e come
al solito, abbiamo scelto la compagnia di trasporti Tur Bus, la
più grande impresa di autotrasporti del Cile ».
In
mattinata prendiamo lautobus che ci conduce a Punta Arenas,
la città più importante del sud del Cile, ultimo avamposto
della Patagonia. Questa cittadina conta 120.000 abitanti, si affaccia
sullo stretto di Magellano e sulla sponda opposta si può
intravedere la Tierra del Fuego, veramente la fin del mundo.
«
Fa un certo effetto rivedere anche da lontano la Tierra del Fuego,
ritornano in mente ricordi del mio viaggio in Argentina nel 1998,
dove sostai 4 giorni a Ushuaia.
Qua a Punta Arenas abbiamo trovato finalmente unottima sistemazione,
pulita ed economica: Hospedaje Manuel, in Avenida OHiggins
n°648, la camera costa 4.000 Pesos cadauno, ambiente che ci
circonda é molto carino ed é particolare nei suoi
arredi.
Il proprietario é un tipo tranquillo, ma allo stesso tempo
anche un po strano, non ha voluto i passaporti!! Nel pomeriggio
faremo lescursione al Seno Otway, una zona abitata da una
colonia di 2.000 esemplari di Pinguini di Magellano.
Avremo preferito visitare la colonia di Pinguini dellIsla
Magdalena, ma il battello che collega lisola salpa solamente
il Lunedì, il Giovedì ed il Sabato. Oggi é
Domenica perciò ci accontenteremo ».
Considerato
che lescursione partirà alle 16.00, decidiamo di visitare
il centro della città e possibilmente fare qualche acquisto
nei negozi, Punta Arenas é una zona franca, perciò
vorremmo concludere qualche affare.
L escursione al Seno Otway ci costa 8.500 Pesos a testa ed
é stata interessante, superando le nostre aspettative.
Il Seno Otway é una striscia di terra di 3 Kmq, adibita a
riserva naturale, in cui convive buffamente con le macchine fotografiche
dei turisti una colonia di Pinguini di Magellano migrati dalle Isole
Falkland e stabiliti in questa insenatura.
«
E sera, sono le 21.30 ma il sole é ancora alto, la
luce é presente come se fossero le 14.00, d'altronde siamo
in piena estate e la vicinanza al Polo Sud fa si che la luce sia
presente fino a tarda sera. Questa situazione ci confonde, ma allo
stesso tempo é molto affascinante
Domani cambieremo
di nuovo città, con un volo interno della Lan Chile ci recheremo
a Puerto Montt per poi proseguire con 20 minuti di autobus a Puerto
Varas, base di partenza per le escursioni al Lago Todos Los Santos
ed il Parco Nazionale Vincete Pérez Rosales. Tutto lascia
pensare che andremo incontro a delle giornate interessanti ».
Punta Arenas 6 Gennaio 2003
Partiamo da Punta Arenas alle ore 13.40, non prima però di
aver girovagato per la città alla ricerca di un ufficio di
cambio.
Riusciamo a cambiare ad un tasso conveniente, 1 Dollaro vale 720
Pesos, ottimo. Al termine del viaggio questa sarà la commissione
di cambio più conveniente che troveremo.
Ore 15.00; atterriamo con il volo interno della LanChile a Puerto
Montt, siamo nella Regione dei Laghi e Vulcani, circa 700 km a sud
di Santiago. Il panorama é molto suggestivo, in lontananza
notiamo il vulcano Osorno con la cima perennemente imbiancata dalla
neve. La presenza del vulcano é a dir poco imponente, domina
lorizzonte e si fa ammirare per la sua forma conica praticamente
perfetta.
La temperatura é ottima, 23° circa ed un leggero venticello.
Ci bastano 30 minuti per farci unidea della città di
Puerto Montt, il tempo di trasferirci dallaeroporto al terminal
Tur Bus notiamo la confusione e questo non ci convince, perciò
decidiamo di rimanere fedeli al nostro itinerario e di trasferirci
nella vicina Puerto Varas, a soli 20 km di distanza.
«
Ancora una volta abbiamo fatto la scelta migliore, il fiuto non
inganna. Puerto Varas, a differenza di Puerto Montt, é proprio
una cittadina graziosa, é facile orientarsi allinterno
delle sue stradine. Ora faremo un giro nel centro alla ricerca di
unagenzia per prenotare lescursione al Parco Nazionale
Vincete Peréz Rosales, e se ci rimane del tempo prenoteremo
lautobus per Pucon ».
Riusciamo
a fare tutto, prenotiamo sia lescursione e lautobus
che ci porterà a Pucon. Lalbergo nel quale pernottiamo
a Puerto Varas: lHospedaje Elenhaus in Avenida Walzer Martìnez
n° 239, é unottima soluzione, di gestione tedesca,
la camera costa 5.500 Pesos a testa, e la colazione del mattino
unautentica delizia.
Il vulcano Osorno rimane fra il Lago Llanquihue che bagna Puerto
Varas e il lago Todos Los Santos allinterno del parco nazionale.
Lo scenario che si presenta dalla piazza centrale di Puerto Varas
é veramente eccezionale, si vede il vulcano specchiarsi nel
Lago Llanquihue mentre il colore della neve, con il tramonto, assume
una sfumatura rosa.
«
Domani mattina faremo lescursione al Parco Nazionale Vincete
Pérez Rosales, navigheremo sulle acque blu del Lago Todos
Los Santos fino ad arrivare al Salto del Petrohuè, passando
fra boschi e lagune colorate. Rientreremo nel tardo pomeriggio,
giusto il tempo di farci una doccia e metterci alla ricerca di un
ristorante per mangiare del buon pesce accompagnato da una buona
bottiglia di vino bianco cileno, naturalmente Santa Rita. Per il
momento tutto procede nel migliore dei modi, abbiamo il nostro programma,
e fino a questo momento abbiamo fatto le scelte migliori!! ».
Puerto
Varas 7 Gennaio 2003
« Sono le 9.00 e siamo appena partiti per lescursione
al Parco Nazionale Vincete Peréz Rosales assieme ad altre
persone con un mini bus; in lontananza inizia ad intravedersi il
Vulcano Osorno poco prima coperto dalla foschia del mattino. Il
disegno conico del vulcano, praticamente perfetto , piano piano
prende forma, esce dalle nuvole fin quasi a spaventarci ».
Il
Vulcano Osorno é qualcosa di veramente particolare, i 2.652
metri daltezza fanno si che la sua vetta rimanga perennemente
ricoperta dalla neve, sia destate che dinverno. Poterlo
ammirare rispecchiarsi nelle acque blu del Lago Todos Los Santos
é unesperienza veramente incantevole.
Lentrata al Parco é gratis, si passa da percorsi sterrati
che costeggiano il Lago Llanquihue fino ad arrivare al Lago Todos
Los Santos, da dove si può raggiungere la città Argentina
di Bariloche con traghetti che salpano ogni settimana.
A nostro avviso, lescursione al Parco Nazionale Vincete Perez
Rosales può considerarsi interessante, delude la cascata
o il più comunemente chiamato Salto del Petrohuè.
Ad essere sinceri, il nostro giudizio é enormemente condizionato
dallaver ammirato qualche anno fa, le Cascate di Iguacu, al
confine fra Brasile Argentina e Paraguay, veramente uniche nel loro
genere.
«
Ore 18.40; siamo appena rientrati a Puerto Varas, lescursione
sarebbe stata ottima se non fosse per lestenuante presenza
di enormi mosconi neri, che si attaccavano senza pietà ai
nostri corpi come se fossimo cosparsi di miele, rincorrendoci e
costringendoci a munirci di frustini. Una cosa veramente indescrivibile,
uno stress che in questo momento, trovandoci nella camera dalbergo,
ci fa sentire in paradiso
».
Puerto
Varas 8 Gennaio 2003
« Ci siamo svegliati da 3 ore e in questo momento stiamo aspettando
che arrivi lautobus che ci condurrà a Pucon, il programma
di oggi prevede 5 ore di viaggio: attraverseremo la Regione dei
Laghi, faremo una fermata a Osorno, poi arriveremo a Villarica e
di seguito Pucon. Siamo riusciti ad ottenere due posti nella prima
fila a fianco dellautista, ottimo per poter osservare il panorama
».
Pucon
é una piccola cittadina di villeggiatura di 8.000 abitanti,
situata allestremità del Lago Villarica e alle pendici
dellomonimo (sempre attivo e fumante) vulcano. Da queste parti
si dice che alla prossima eruzione del vulcano, della città
di Pucon non resterà praticamente nulla. Allinterno
della nostra guida, troviamo scritto la seguente frase: «
non comprate un condominio a Pucon, a meno che non sia garantito
a prova di eruzione ».
Questo é il biglietto da visita di questa cittadina, ci facciamo
coraggio ugualmente dicendoci che, saremmo veramente sfigati se
dovesse succedere qualcosa proprio nel periodo della nostra sosta,
anche se poi, leggendo, veniamo a conoscenza di questo: «
Nel 1971 una violenta eruzione aprì nel fianco del Vulcano
Villarica una frattura di 4 km, da cui fuoriuscirono 30 milioni
di metri cubi di lava, che deviò il corso di diversi fiumi;
una delle colate laviche, scesa lungo il Rio Challupén, era
lunga 14 Km, larga 200 m e alta 5 m ».
Arriviamo in città verso le ore 18.00 e si capisce subito
che Pucon é una località alla moda e affollata di
turisti, il 90% dei quali giovani appassionati di sport davventura.
Siamo nella terra del rafting, delle scalate, delle discese in kayak,
e dei percorsi estremi in mountain bike.
«
Siamo in alta stagione, estate piena e periodo di vacanza anche
per i Cileni. Fortunatamente abbiamo prenotato lalbergo direttamente
dallItalia con una mail, speriamo che abbiano tenuto la prenotazione
».
Purtroppo
non é andata proprio così; arrivati allalbergo,
ci comunicano che la nostra prenotazione é stata annullata
in quanto non abbiamo inviato una mail di conferma nei tre giorni
precedenti il nostro arrivo a Pucon. A questo punto non ci resta
che cercare una nuova sistemazione, ma é proprio in questo
momento che la situazione degenera: negli alberghi che interpelliamo
ci viene detta la solita cosa; tutto esaurito!! Momento di panico!!
Iniziamo a prendere in seria considerazione la possibilità
di dover dormire dentro il terminal degli autobus. Solamente dopo
aver girovagato per parecchi isolati, con gli zaini sulle spalle,
sporchi e sudati per il caldo, troviamo un albergo cha ha ancora
delle camere a disposizione, si chiama Hospedaje Eliana, in Avenida
Pasaje Chile n° 225, e il costo é di 4.000 Pesos cadauno.
Pucon
9 Gennaio 2003
« Ore 8.00; questo albergo sarà pur economico ma fa
cagare, non pretendiamo delle camere di lusso, ma almeno che abbiano
una porta per poter chiudere dallinterno. Praticamente abbiamo
dormito senza porta, al suo posto una tenda
alla faccia della
sicurezza!! dopo la colazione cercheremo unaltra sistemazione
».
E
così é stato, dopo aver fatto colazione inizia la
ricerca di un albergo migliore, che garantisca almeno un po
di privacy, ma soprattutto sicurezza. Fortunatamente troviamo posto
allHospedaje Sonia in Avenida Lincoyàn n° 485,
decisamente migliore e più sicuro del primo.
Basta poco per apprezzare Pucon, questo posto é talmente
piccolo che orientarsi diventa un gioco da ragazzi.
La città brulica di giovani, nei locali, nei ristoranti,
negozi, troviamo sempre ragazzi molto gentili. Girovagando fra le
strade notiamo che non mancano i servizi per il turista, postazioni
internet, centri telefonici, banche e uffici di cambio, insomma
tutto quello che alloccorrenza può esser utile. Queste
comodità sicuramente possono far piacere a chi ne fa uso,
ma allo stesso tempo, riflettendoci, denotano eccessivamente laspetto
commerciale e forse troppo turistico di questo posto.
«
Ore 12.00; siamo alle Terme di Huife a 30 km da Pucon, abbiamo acquistato
un tour al prezzo di 10.000 Pesos da unagenzia turistica in
città, ci sono venuti a prendere con un minibus e portato
qua in meno di 40 minuti.
Le Terme di Huife sono delle sorgenti termali di natura vulcanica
attorno alle quali é stato costruito un Hotel che logicamente
sfrutta questa risorsa del sottosuolo. Le sorgenti sono state modificate,
hanno preso la forma di due piscine con una temperatura che varia
fra i 38° e 41° ».
Passare
una giornata alle Terme di Huife é un idea da prendere
in considerazione, unalternativa rilassante: Lambiente
é piacevole e confortevole e il tempo a disposizione per
sostare é abbondante. In effetti siamo rimasti in questo
posto tutta la giornata e tornati a casa con la pelle scottata dal
sole!!
Pucon
10 Gennaio 2003
« Fra due ore andremo a Lican Ray, una località balneare
situata sulla riva del Lago Calafquén, a soli 40 km da Pucon.
Ci sposteremo con un normale autobus di linea, il costo del biglietto
sarà di soli 1.200 Pesos, lequivalente di € 1,60.
Nella nostra guida, Lican Ray viene descritta come una piacevole
località alla moda, ma soprattutto caratteristica per la
sua lunga striscia di sabbia nera vulcanica. Siamo proprio curiosi
di vedere questo posto. Nel frattempo, si fanno sentire le scottature
causate dalla troppa esposizione al sole alle Terme. Oggi divieto
tassativo di esporsi al sole
.. Sarà un problema!! ».
Lican
Ray é una buona occasione se si vuol trascorrere una giornata
in spiaggia e magari fare anche un bagno nelle acque del Lago Calafquén.
La località é molto frequentata in quanto diventata
una meta turistica anche per i cileni in fuga dalle calde e caotiche
città come Santiago.
Si possono sfruttare diversi servizi: il surf o le escursioni sul
lago a bordo di battelli. Per i pasti sono ottimi i piccoli ristorantini
sul lungomare, che offrono tra laltro delle deliziose empanadas
de marisco, una specialità cilena che si fa apprezzare per
la freschezza del pesce.
«
Ore 19.30; siamo di fronte al terminal autobus di Pucon e fra poco
più di 30 minuti partiremo per Santiago, ci attendono 12
ore di viaggio notturno su un autobus della Tur Bus. Abbiamo scelto
il servizio di Salon Cama il che vuol dire seggiolino reclinabile
di 45°. Il costo del biglietto é di 24.500 Pesos, circa
€ 34,00 per 12 ore e 750 km di viaggio.
Lasciamo Pucon con un po di dispiacere, lunico aspetto
negativo di questa permanenza si é verificato nella giornata
di oggi: abbiamo giocato a nascondino con il sole per scappare dai
suoi raggi, le scottature non hanno permesso ulteriori esposizioni
».
«
Ore 22.00; siamo in viaggio da circa 2 ore, allinterno del
pullman ci sono alcuni posti a sedere liberi ma molto probabilmente
si riempiranno strada facendo, magari già alla prossima fermata
nella città di Temuco. Tra poco faremo una sosta allinterno
del terminal di questa città, giusto il tempo di scendere
dal pullman per acquistare qualcosa da mangiare e da bere. Fra i
passeggeri siamo gli unici turisti, tutti gli altri sono cittadini
cileni che hanno preferito spostarsi in autobus, molto più
economico di un volo
».
Santiago
- San Pedro de Atacama 11 Gennaio 2003
« Ore 14.00; in questo momento siamo sullaereo della
compagnia di trasporti Lan Chile e tra 30 minuti voleremo a Calama
via Antofagasta. Siamo arrivati a Santiago questa mattina, verso
le 8.00, dopo 12 ore di viaggio. Arrivati in città abbiamo
trovato anche il tempo di fare un giro, un paio dore in centro
per visitare il Palazzo delle Moneda e le grandi passeggiate attorno
all omonima piazza.
Il centro di Santiago é molto carino e invitante, si può
passeggiare tranquillamente fra i negozi e magari assistere ogni
tanto a qualche esibizione di musicisti che interpretano musica
caratteristica Cilena.
Laeroporto di Santiago é servito ottimamente dal centro
città, lo si può raggiungere facilmente con un autobus
della stessa Tur Bus, al prezzo di 1.000 Pesos ».
Il
centro di Santiago si fa apprezzare, enormi passeggiate invogliano
a camminare e a spingersi sempre oltre, fino ad entrare in grandi
gallerie da dove si può scuriosare tra i negozi, e trovare
anche ottimi mercatini dartigianato.
Vedere i militari e i famosi carabineros aggirarsi per il centro,
in un primo momento ci ha lasciati un po perplessi: abbiamo
avuto la sensazione di ritornare a quei terribili giorni della dittatura.
Niente di tutto questo. Anzi, ripensandoci bene siamo stati un po
condizionati dalle nostre fantasie, sicuramente alimentate dalle
molte letture di scrittori cileni contemporanei che hanno accompagnato
il periodo della nostra preparazione al viaggio.
Il periodo della dittatura sembrerebbe oramai lontano, sono trascorsi
30 anni dal 11 Settembre del 1973, data tristemente celebre per
gli avvenimenti che tutti conosciamo, anche la presenza del Vecchio
sta scomparendo dalla vita politica e militare di questo paese.
La conferma di tutto questo ci viene data dal vedere la statua di
Salvador Allende proprio di fronte al Palazzo della Moneda, luogo
frequentato non più tardi di 10 anni fa dai suoi stessi aguzzini.
Cerchiamo dei pareri dalla gente sullargomento Pinochet e
Salvador Allende, ma la sensazione che abbiamo é quella di
un distacco e disinteresse in merito: il Cile in questo momento
ha un governo democratico, é un paese che non ha le stesse
difficoltà economiche dei paesi vicini, perciò non
rompeteci le scatole con queste storie
. Questo é quello
che traspare dalle espressioni delle persone ogni qual volta vengono
interpellate su questo argomento.
Sembra che la politica intrapresa da Pinochet, in questi ultimi
anni, abbia giovato al Cile: industria e lagricoltura funzionano
bene, i prodotti interni quali frutta, verdura, ortaggi, vino, sono
di ottima qualità e lesportazione degli stessi rende
moltissimo.
Tutto questo ha contribuito a far diventare il Cile, il paese più
stabile ed evoluto di tutto il sud america. Questo però non
giustifica la violazione dei diritti umani, luso della violenza
e della tortura verso chi aveva idee opposte o diverse da chi governava
il paese.
«
Ore 21.00; Ci troviamo a San Pedro de Atacama allinterno dellalbergo
Residencial Rayco in Avenida Antofagasta. Il posto non é
male, ambiente spartano ma allo stesso tempo carino e pulito.
Lunica cosa negativa di questo albergo é il prezzo:
confrontato con gli altri alberghi nei quali abbiamo dormito questo
é molto più caro, 15.000 Pesos a testa e non offre
confort in più.
Siamo arrivati a Calama alle 19.30, abbiamo preso un transfer al
prezzo di 5.000 Pesos, che dallaeroporto ci ha portato direttamente
davanti allalbergo di San Pedro. Esisteva anche unaltra
possibilità molto più economica per arrivare qua dallaeroporto:
dovevamo andare in autobus fino a Calama, e da li cambiare e riprendere
un altro autobus per San Pedro. Il tutto sarebbe costato sicuramente
meno, ma avremmo impiegato molto più tempo per arrivare allalbergo,
rischiando così di farci soffiare il posto da qualche altro
turista ».
San
Pedro de Atacama é un paesino molto piccolo, ma incredibilmente
turistico, perchè da questo posto si raggiungono luoghi interessanti.
Con questo non vuol dire che San Pedro sia stracolmo di villaggi
turistici, anzi, la struttura del paesino é rimasta tale
e quale a 200 anni fa: le strade asfaltate non esistono, é
tutto sterrato e polveroso, mentre le case sono fatte di mattoni
dargilla, alcune ricoperte con qualcosa che assomiglia a tutto
tranne che ad intonaco.
Ogni tanto incontriamo qualche contadino, inconfondibile per landatura
stanca e per la pelle praticamente cotta dal sole. Non mancano i
classici carretti spostati da cavalli e animali da traino.
San
Pedro de Atacama 12 Gennaio 2003
La giornata prevede lescursione al Salar de Atacama a circa
80 km da San Pedro e la visita del vicino paesino di Tocoano. Prenotiamo
lescursione presso lagenzia Cactus Tour (che sconsigliamo
vivamente) il giorno prima, e paghiamo il tutto 6.000 Pesos cadauno.
Linefficienza di questa agenzia comincia con un ritardo di
unora dallorario di partenza previsto. Partiamo per
il Salar de Atacama assieme ad altri turisti: un Italiano che viaggia
in solitario e una coppia di Belgi. Dopo la visita al paesino di
Toccano arriviamo finalmente davanti allingresso del Salar,
naturalmente lentrata non é gratis, occorre pagare
5.000 Pesos che tutto sommato non sono nulla di fronte a tanta meraviglia
della natura. Quello che vediamo da li a poco é unimmensa
distesa di sale, il deserto più arido del mondo, un posto
dove la vita sembra impossibile ma che una sola giornata di pioggia
lo può trasformare in una distesa di fiori colorati. Il problema,
ci dicono, e che non piove da due anni.
La distesa di sale si estende per 3.000 kmq, grande quasi come la
Valle dAosta, assumendo delle forme strane. I blocchi di sale
hanno un aspetto simile a delle stalattiti capovolte, ogni tanto
troviamo delle pittoresche pozze dacqua occupate da splendidi
esemplari di fenicotteri rosa che nidificano in queste zone. Le
foto sono dobbligo, così come una sosta di almeno un
paio dore in un posto come questo.
«
Siamo rientrati a San Pedro da qualche minuto, sono le ore 20.00,
abbiamo ancora 30 minuti per organizzare la giornata di domani.
Nel frattempo siamo venuti a conoscenza della possibilità
di effettuare unescursione di un giorno in Bolivia con unagenzia
del posto che si chiama Colque Tours. Litinerario prevede
la visita della Laguna Blanca e della Laguna Verde a 4.200 metri
daltitudine, con rientro a San Pedro per le ore 13.00.
Sarebbe fantastico andare anche se solo per un una mezza giornata
in Bolivia! Cercheremo di fare di tutto per partecipare a questa
escursione che partirà domani mattina alle 8.00 ».
San
Pedro de Atacama 13 Gennaio 2003
« Bolivia!! Abbiamo appena fatto dogana e in questo momento
siamo entrati ufficialmente in Bolivia. Altro timbro sul passaporto
..
».
La
mattinata inizia con il trasferimento a bordo di un pullman verso
la frontiera fra il Cile e la Bolivia. Partiamo alle ore 8.00 da
San Pedro de Atacama e iniziamo il viaggio che durerà allincirca
2 ore assieme ad altri turisti, fra i quali, una coppia di Italiani
di Treviso che più tardi si rivelerà molto importante
nel proseguimento del nostro viaggio. Purtroppo non abbiamo chiesto
loro i n. di telefono o lindirizzo, ricordiamo il nome delluomo:
Graziano.
Mano a mano che ci avviciniamo alla frontiera con la Bolivia iniziamo
ad avvertire i primi sintomi di malessere dovuti allaltitudine;
tocchiamo quota 4.200 metri e ogni movimento é faticoso!!.
perfino la digestione di una semplice colazione potrebbe causare
qualche problema.
Ci viene raccomandato di idratare lorganismo e mantenersi
leggeri per il pranzo. Naturalmente sono consigliati i maté
de coca.
Litinerario prevede come prima sosta la Laguna Blanca e di
seguito la Laguna Verde, grossi bacini dacqua dove vivono
splendidi esemplari di fenicotteri rosa. Il riflesso delle montagne
circostanti e del vulcano Licancabur nellacqua delle due lagune
é forse laspetto che rende queste zone veramente magiche.
Degno di nota il cambiamento di colore della Laguna Verde, veramente
unico nel suo genere. Il fenomeno avviene per lazione contemporanea
del sole e del vento, che determinano uno spostamento di minerali
depositati sul greto del lago, ciò provoca un alterazione
del colore dellacqua, fino a farla diventare di colore verde
chiaro. Un caso unico.
«
Ore 12.30; siamo a bordo del piccolo autobus e in questo momento
stiamo tornando a San Pedro de Atacama. Abbiamo appena fatto dogana
al posto di frontiere della Bolivia e fra poco raggiungeremo il
confine Cileno.
Lautista dellautobus ci sta dicendo che i doganieri
Cileni sono molto severi: non é permesso importare frutta,
verdura, carne, salumi, e materiale dartigianato derivato
da alcune specie di legnami, quindi, verremo controllati a dovere.
Nel frattempo, abbiamo deciso che cambieremo il nostro programma
di viaggio, siamo venuti a conoscenza dalla coppia di turisti Italiani
di Treviso, che oltre allescursione appena intrapresa, esiste
anche la possibilità di estendere il tour di ulteriori 4
giorni in Bolivia, per visitare il Salar de Uyuni e lomonima
città, i paesini di San José e San Cristobal, il Salar
Chiguana, la Laguna Colorada, i Geiser e per finire la famosa rocce
chiamate Arbre de Piedra.
La partenza del tour ha luogo sempre da San Pedro de Atacama con
lagenzia Colque Tours. Insomma un itinerario molto interessante,
assolutamente irrinunciabile ».
San
Pedro de Atacama 14 Gennaio 2003
Si riparte per la Bolivia, stessa strada, stessi uffici di frontiera
e altri timbri sul passaporto.
Dopo circa 2 ore arriviamo in un rifugio sulle sponde della Laguna
Blanca, da li cambiamo automezzo per salire su una Toyota 4x4 che
ci condurrà ad Uyuni. Il trasferimento mezzi e bagagli avviene
in breve tempo.
«
Oggi ci attendono 9 ore e 350 km di viaggio, percorreremo una Parigi
Dakar in versione latino americana. Sicuramente sarà un viaggio
attraente e durante il percorso faremo delle soste per riposarci
e per pranzare. Credo che sarà unesperienza molto interessante
»
Arriviamo ad Uyuni verso le 19.00, letteralmente distrutti da un
viaggio che si é rivelato interessante, ma allo stesso tempo
sconvolgente e stancante. Viaggiamo su 350 km di pista sterrata,
con uninfinità di sobbalzi che fanno ballare per tutta
la durata del percorso. Tutto attorno non vediamo altro che un incredibile
e attraente desolazione. Attraversiamo altipiani deserti, vallate,
valichi a 4.000 metri daltezza. Gli unici momenti di tregua
sono le soste per il pranzo e per i fabbisogni fisiologici.
Prima di raggiungere Uyuni, facciamo sosta nel paesino di San José;
un assemblato di case di mattoni di terra, prodotti sul posto, lavorati
a mano e fatti essiccare al sole. Si nota subito la povertà
della Bolivia: povertà ovunque, siamo praticamente regrediti
di 100 anni rispetto al Cile. Le condizioni igienico sanitarie sono
abbastanza precarie e mancano praticamente tutte le infrastrutture.
Siamo in Bolivia. Anche il biglietto da visita di Uyuni non é
dei migliori, più ci avviciniamo alla città e più
aumentano i rifiuti e la sporcizia di ogni genere, sacchetti di
plastica imprigionati fra i cespugli sventolano come se fossero
delle bandiere impazzite. Vediamo bambini intenti a rovistare fra
la spazzatura, scene quotidiane per questi posti, momenti di ordinaria
disperazione.
Nonostante tutto, Uyuni, dopo la capitale La Paz, é la città
più importante della Bolivia; lo si capisce dalla presenza,
in centro, di una strada asfaltata, della piazza, della chiesa e
del municipio. Troviamo addirittura un internet point, (per noi
é come aver trovato loro). Veniamo a sapere più
tardi, che Uyuni é la capitale del turismo, la città
più rilevante in questo settore, e in giornata capiremo il
perchè
.
Uyuni
15 Gennaio 2003
« Sono le 7:30, ci siamo svegliati da circa 1 ora. Questa
notte abbiamo dormito malissimo, laltitudine ha giocato un
brutto scherzo. Uyuni si trova a 3.600 metri daltezza, perciò
basta pochissimo per stancarsi e alterare il metabolismo.
Fra qualche ora andremo al Salar de Uyuni, verranno a prenderci
con le solite jeep 4x4, e con 30 minuti di viaggio raggiungeremo
il salar. Non stiamo nella pelle dallemozione
.. »
Il
Salar de Uyuni é una distesa di 12.000 kmq, un antico lago
che due milioni di anni fa bagnava queste coste. Ora é diventato
un enorme deserto di sale, un paesaggio surreale difficilissimo
da immaginare
..
La cosa incredibile é questa immensa distesa bianca abbagliante,
infinita, non esiste orizzonte!!. Davvero fantastico. Tutto questo
spettacolo ripaga pienamente della fatica subita per arrivare fino
a questo punto del mondo, le 21 ore di volo e tutti i soldi spesi
per raggiungere il sud america.
Il Salar de Uyuni, oltre ad essere una rinomata meta turistica della
Bolivia, viene sfruttato dallintero paese per lo smercio del
sale, infatti i locali campesinos del piccolissimo villaggio di
Colchani che sorge ai bordi del salar, sono dediti allestrazione
e al confezionamento del sale.
Al centro del salar incontriamo la famosa Isla del Pescado interamente
ricoperta da cactus alti dai 6 - 8 metri. La sosta é dobbligo
e ne approfittiamo per consumare un pranzo e per ammirare il panorama
bianco che si estende intorno a noi.
« E meraviglioso, é forse uno dei luoghi più
belli che ho visitato in tutta lamerica latina. Metto sullo
stesso piano le emozioni che sto provando in questo momento con
quelle provate nel vedere Machu Picchu in Perù, le Cascate
di Iguacu al confine tra Argentina e Brasile, il ghiacciaio Perito
Moreno in Argentina e la Gran Sabana in Venezuela.
Il Salar é sicuramente é la cosa più bella
che la Bolivia può offrire. E incredibile come il bianco
abbagliante del sale rende difficile la vista anche con gli occhiali
da sole. »
San Cristobal 16 Gennaio 2003
« Abbiamo trascorso la notte allinterno di una struttura
ricettiva simile ad un grande ostello che sorge poco lontano dal
salar de Uyuni. Le camere nelle quali abbiamo dormito sono da 8
posti letto, perciò siamo stati in compagnia di altra gente,
abbiamo mangiato bene, ci siamo fatti una doccia calda e abbiamo
dormito in un letto pulito.
Fra poco lasceremo anche questo posto per dirigerci verso il salar
Chiguana, attraversando paesaggi e luoghi sicuramente interessanti
per raggiungere nel tardo pomeriggio la Laguna Colorada ».
Con
la partenza dal Salar de Uyuni iniziamo unaltra giornata di
spostamenti che ci porterà fino al Salar Chiguana, dopo di
che visiteremo lArbre de Piedra e la Laguna Colorada dove
sosteremo per la notte.
Il Salar di Chiguana é decisamente diverso dal primo e meno
ricco di sale. Lattraversamento dello stesso avviene senza
alcuna sosta e in 30 minuti di percorso siamo fuori da questo itinerario.
Il paesaggio é cambiato, abbandonata la città di Uyuni
con i piccoli insediamenti, ci si appresta ad attraversare luoghi
prevalentemente desertici e caratterizzati dalla presenza di lagune.
Ci fermiamo sulle sponde di una delle tante lagune per la sosta
pranzo, il menù é il solito: pane con tonno e pomodori.
La marcia di avvicinamento alla Laguna Colorada ci porta ad oltrepassare
alcuni posti di blocco di militari Boliviani. Colpisce la mancanza
di tecnologia allinterno di queste spoglie caserme, non ci
sono computer o terminali, anche le armi in dotazione ai giovani
militari sono vecchie. Attaccata alle pareti risalta la classica
foto del presidente della Repubblica e lo stemma della Bolivia che
viene rappresentata dallanimale simbolo: la Vicugna.
Come normale prassi, viene chiesto di mostrare i passaporti, mentre
i nominativi vengono riportati in un banale quaderno a quadretti
che rimarrà a gli archivi di questa sperduta caserma militare
Boliviana.
Nel primo pomeriggio raggiungiamo il luogo chiamato Arbre de Piedra,
lo scenario che si presenta é bellissimo: un deserto ad alta
quota con delle grosse rocce dalla forma caratteristica sparse qua
e la, alcune di queste con aspetti stranissimi. Una di queste da
il nome a questo singolare posto.
LArbre de Pietra é un grosso masso che con lusura
del tempo e del vento ha preso la forma di un albero, inserito in
un contesto accattivante: un deserto ad alta quota, molto caratteristico.
Dopo la sosta il classico rituale delle foto.
Riprendiamo il nostro itinerario e in meno di 1 ora arriviamo finalmente
alla Laguna Colorada. Nel frattempo il cielo si é coperto
di minacciose nuvole scure e solamente un forte vento scaccia la
possibilità di un acquazzone.
«
Ore 18.00, siamo allinterno di quello che dovrebbe essere
lalbergo che ci ospiterà per questa notte; una fatiscente
baracca che sembra debba cascare a pezzi da un momento allaltro.
I letti non invogliano ad infilarsi sotto le coperte. I servizi
igienici sono praticamente inesistenti, farsi una doccia é
impossibile, tra laltro non cé acqua e luce dopo
le 19 di sera. ».
Laguna
Colorada 17 Gennaio 2003
Sveglia alle ore 4.00 per andare a vedere i Geiser a quota 4.800
metri. Partiamo frastornati dal sonno, qualcuno di noi é
ancora segnato dal mal di testa provocato dai vizzi e dalle trasgressioni
della sera prima, cé stato un massiccio uso di alcool
da parte di alcuni turisti, prevalentemente tedeschi e francesi,
forse per cercare di non pensare alle scomodità di quellassurdo
albergo sperduto tra gli altopiani Boliviani che ci ha ospitato
per la notte
..
«
Cazzarola che freddo!! Ore 5.30, siamo arrivati ai Geiser a bordo
delle affezionatissime Toyota 4X4. In questo momento ci troviamo
a quota 4.800 metri e indossiamo pantaloncini corti. Useremo le
piccole bocche dei Geiser per scaldarci le chiappe e le gambe
».
La
sosta dura 5 minuti, labbigliamento poco adatto non invoglia
a star fuori, rientriamo allinterno delle Jeep ad aspettare
che tutto il gruppo rientri.
I Geiser sono piccoli e poco scenografici, però, inseriti
a completamento di un tour di 4 giorni meritano una visitina. Non
ci resta che partire e iniziare il percorso di avvicinamento a San
Pedro de Atacama.
«
Stiamo raggiungendo San Pedro de Atacama a bordo di un piccolo pullman.
Poco fa abbiamo cambiato gli automezzi, in quanto le Toyota, essendo
immatricolate in Bolivia, non possono oltrepassare il confine con
il Cile. Lunica cosa che da sollievo per questo ritorno in
Cile é la presenza di strade asfaltate senza quei continui
sobbalzi che ci hanno perseguitato per tutti questi cinque giorni.
I doganieri Cileni hanno fatto tirare fuori tutto il contenuto degli
zaini, sempre per quella solita storia dei divieti di importare
frutta, verdura, carne ecc ecc.
Appena arriveremo a San Pedro, dovremmo cercare un hostal nel quale
poter fare una doccia, siamo sporchi!!!. Dopo di che, alle 16.00,
partiremo con un autobus notturno, direzione La Serena, sulla costa
pacifica.
Abbiamo a disposizione 3 ore per fare tutto questo e vorremmo poter
affrontare 16 ore di viaggio perlomeno puliti ».
Presso
lHostal Camping Taka Taka possiamo usare le docce per la modica
cifra di 1.000 Pesos cadauno. Peccato aver trovato questo hostal
adesso che stiamo per partire, i prezzi per i pernottamenti sono
inferiori a quelli dellHostal Residencial Rayco. Se lo avessimo
saputo prima avremmo sicuramente optato per questa soluzione, in
più, qua troviamo anche delle postazioni internet con i computer
più veloci di tutta San Pedro de Atacama.
Dopo aver fatto la scorta di biscotti, frutta e acqua, partiamo
a malincuore per Calama, dove ci aspetta lautobus della compagnia
Tur Bus per La Serena.
Il percorso di riavvicinamento per Santiago inizia da questo momento:
dopo aver trascorso giorni bellissimi, aver visitato il nord Cile
e una parte della Bolivia molto bella e indimenticabile, é
arrivata lora di prepararci per il rientro, non prima però
di aver fatto qualche giorno di mare ed esserci rilassati in una
qualche spiaggia di La Serena.
Arriviamo al terminal di Calama 30 minuti prima dellimbarco,
quel poco che vediamo di questa città ci rende felici perchè
capiamo che San Pedro de Atacama é molto più caratteristica
e ospitale.
Il costo dellautobus per La Serena é di 18.000 Pesos
a testa, viaggeremo in categoria Semi Cama, meno confortevole del
Salon Cama che purtroppo non era disponibile; litinerario
che faremo sarà: Antofagasta, Caldera, Copiapò, Vallenar
e La Serena.
«
Ore 19.00: qua dentro fa un caldo che si schianta, la temperatura
interna dellautobus é di 32° e non entra un filo
daria. Più ci penso e più continuo a sudare,
la mia maglietta, al contatto con il sedile sta diventando uno straccio
umido. Non capiamo perchè nessuno reclama, poi non abbiamo
finestrini da poter aprire, ci siamo permessi di aprire quello dietro
di noi ma é stato subito richiuso. Non vedo lora che
venga notte e che la temperatura scenda di qualche grado
».
La Serena 18 Gennaio 2003
Arriviamo a La Serena alle ore 8.40. Il primo impatto con questa
città é a dir poco traumatico.
Lidea é quella di trascorrere gli ultimi giorni al
mare, ma quello che vediamo é sconcertante
nebbia,
nebbia
. sembra di stare nel centro della pianura Padana.
Lo sconforto si impadronisce di noi, fra un imprecazione e laltra
sbrighiamo le operazioni di transfert dal terminal autobus. Prendiamo
il primo taxi libero e andiamo nei pressi dellHostal Residencial
Lorena in Avenida Cantournet 950.
Strada facendo chiediamo allautista del taxi: « ma quando
svanisce questa nebbia? Il tempo é sempre cosi? Ma il sole
non cé mai? ». Per nostra fortuna veniamo subito
rassicurati, sembrerebbe che da queste parti, la nebbia sia un fenomeno
comune, soprattutto in estate, e che tutto svanisce verso le ore
12.00 o al massimo le ore 14.00 (e così é stato!!!).
Arriviamo davanti al Residencial Lorena, restiamo seduti in macchina,
un presentimento ci blocca: forse ci troviamo un po troppo
fuori dal centro città. Una sfogliata veloce alla guida turistica
e via di nuovo verso un Hostal più comodo e più vicino
al centro.
Optiamo per il Residencial Chile in Avenida Matta 561, dove troveremo
un ottimo ambiente, sicuro, pulito e a buon prezzo, 5.000 Pesos
a notte.
Sistemiamo rapidamente i bagagli in camera e via
. a scuriosare
fra le strade e i negozi di La Serena.
Una volta passato il timore della nebbia perenne, non ci vuole molto
ad apprezzare questa città; mano a mano che passano i minuti
e il sole inizia a dominare lo scenario, si scopre il vero volto
di La Serena: ottima cittadina turistica, piacevole e ben fornita
di tutto, ci sono molti ristoranti specializzati nella cucina del
pesce, mercatini dartigianato di buona qualità, centri
commerciali, mare e spiagge.
Il pomeriggio lo trascorriamo al mare, con un autobus a breve percorrenza
andiamo nelle vicine spiagge affollate: siamo in alta stagione;
ma allo stesso tempo vaste al punto tale da poter trovare un angolo
di tranquillità.
La sera, nel centro città, vengono organizzate delle feste
musicali con balli caratteristici del posto: sono invitanti le passeggiate
da una piazza allaltra e poter assistere in ognuna di esse,
alla musica, al folklore e alle molteplici esposizioni dartigianato
artistico cileno: ceramiche e terrecotte lavorate a mano, braccialetti
e collane provenienti dallIsola di Pasqua, prodotti gastronomici
(cioccolata del sud del Cile e dolci), e tanti altri ancora.
«
Finalmente é arrivato anche il momento di fare un po
di mare, dopo i 4.800 metri di quota della Bolivia, ecco una spiaggia
sullOceano Pacifico ».
La
Serena 19 Gennaio 2003
« La Serena ore 7.30. Ultimo giorno a disposizione. Vorremmo
recarci nelle isole Damas e alla riserva naturale di Pinguini di
Hulmot, a circa 30 km dalla città.
Visiteremo le isole e vedremo leoni marini, otarie e delfini. Abbiamo
prenotato lescursione ieri pomeriggio in una agenzia viaggi
poco lontano dal nostro albergo.
Fra 30 minuti circa, verranno a prenderci e assieme ad altre persone
e inizieremo il tour ».
Purtroppo le nostre speranze per lultima escursione alle isole
Damas sono vanificate dal vento che impedisce alle barche di uscire
in mare. Ci viene comunicato lannullamento del tour direttamente
nel nostro albergo, con una telefonata da parte dellagenzia
organizzatrice. Non ci resta che chiedere il rimborso
...
Decidiamo così, di trascorrere lultimo giorno nel vicino
paese di Guanacheros a soli 30 km da La Serena, una classica escursione
in un paesino di mare.
Guanacheros vive esclusivamente di turismo e pesca, propone diverse
possibilità di scelta fra i molti ristoranti che cucinano
pesce.
Il soggiorno tutto sommato risulta piacevole, ma più che
la spiaggia ed il mare apprezziamo le favolose empanadas al marisco
accompagnate da una fresca cerveza.
Il collegamento da La Serena a Guanacheros é molto semplice,
sono molteplici gli autobus che percorrono la Panamericana in direzione
sud e che effettuano fermate nel vicino paese.
Il rientro per La Serena avviene verso le 17.00, abbiamo a nostra
disposizione 5 ore per farci una doccia, preparare gli zaini, cenare
rigorosamente a base di pesce, e andare al terminal in tempo per
prendere il pullman notturno delle ore 22.45 per Santiago.
Gli ultimi momenti che trascorriamo a La Serena sono molto concitati;
alle ore 22.45 ci presentiamo puntuali davanti al gate 5 da dove
dovrebbe partire il nostro autobus, alle 22.50 del nostro autobus
non cé la minima traccia, alle 23.00 ci viene comunicato
che la tratta La Serena - Santiago é stata cancellata (e
noi lindomani, non più tardi delle ore 11, ci aspetta
il ceck-in allaeroporto
. ), alle ore 23.10 stiamo
chiedendo spiegazioni allinterno dellufficio clienti
della Tur Bus senza però riuscire ad avere una risposta chiara
su quello che sta succedendo, alle ore 23.20 vaghiamo allinterno
del terminal in preda allo sconforto senza sapere cosa fare, alle
ore 23.30 presi dalla disperazione di chi oltre allautobus
sta perdendo anche laereo del giorno dopo, decidiamo di entrare
con forza dentro un pullman al completo diretto a Santinago, suscitando
però le ire del conducente che ci maledice e ci consiglia
di scendere subito altrimenti andremmo incontro a seri guai.
Finalmente, dopo aver litigato con tutti i dipendenti della Tur
Bus e rischiato di trascorrere la notte in qualche commissariato
di polizia, da lontano vediamo arrivare con 50 minuti di ritardo,
quel benedetto autobus che tanto ci ha fatto spaventare, e che ci
porterà con un viaggio notturno (e molto puzzolente) di 8
ore a Santiago.
Santiago
de Cile 20 Gennaio 2003
« Ore 9.00. In questo momento ci troviamo allinterno
del terminal di Santiago e fra qualche minuto prenderemo il transfert
per laeroporto. Ma che spavento ieri sera con la storia dellautobus
che non arrivava mai, fortunatamente é finita bene e si é
risolto tutto
.
Il volo per Francoforte partirà alle 13.15 perciò
faremo il ceck-in almeno tre ore prima per cercare di prendere dei
posti comodi in previsione del lungo volo di rientro.
Dopo 21 giorni, il nostro viaggio é arrivato al capolinea:
abbiamo visitato ghiacciai, laghi, geiser, vulcani, lagune colorate,
deserti salati, enormi distese della Patagonia, abbiamo visto fenicotteri
rosa, pinguini, volpi andine, cormorani, cigni, gabbianelle di Magellano,
condor delle Ande, lama e vicugna, ma ora, purtroppo, dobbiamo ritornare
a casa, abbronzati da questi ultimi giorni di mare, aspetto che
ci permetterà di essere notati al nostro rientro, e magari
sentirsi chiedere: ma come siete abbronzati!! dove siete stati
in settimana bianca?...... ».
Massimo
Musetti
Letizia Gianardi
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