16.10.2004
Alle 13.30 ci vediamo al casello di Albisola con Riky & Antonella.
I due bisonti (Honda Varadero & BMWGS1200) con i tre bauli da traversata
Sahariana e Fazerino con solo bauletto posteriore come quando si
va in ufficio tutti i giorni, e si parte. La prima tappa è brevissima
fino al porto di Genova km 49 per imbarcarci sulla Carthage diretta
a Tunisi. Le ore di traghetto sono sufficienti per assaporare la
vacanza, sfogliate le guide e ripassare l'arabo con la Anto. Siamo
così brave che quando torneremo prepareremo un corso di Arabo in
audiocassette. Il mare è piuttosto agitato e la Pippi soffre di
mal di pollo, o meglio "elam d'ollop !!", da Genova allo sbarco
le code sono quattro : controllo Polizia di porto, cena al self
service (iniziato ieri Ramadam e la folla di Tunisini affamati non
è la miglior compagnia in coda al ristorante, dove ci siamo trovati
in mezzo ed era troppo tardi, non si riusciva neanche a tornare
indietro), timbro di sbarco in nave per noi e le moto, coda per
scendere nella stiva e recuperare le moto.
17.10.2004
E' il compleanno di Riky, allo sbarco sorpresa controlli veloci
e ci allontaniamo in fretta da La Goulette. Prendiamo la strada
per Kairouan e fino ad Hammamet è piena di buchi e di pazzi con
ogni mezzo (auto, scooter, bici, calessi, etc.) Poi migliora, viaggiamo
un bel po' in un meraviglioso tramonto rosa e poi al buio. Dopo
soli 160km eccoci a Kairouan, troviamo subito l'albergo (Continental
alle porte della città)e ci fondiamo a cena prima che chiuda la
cucina………e rimandiamo a domani il giro nella Medina. Non posso credere
di aver portato Fazerino in terra africana !!!!
18.10.2004
Nella cronaca di ieri ho tralasciato che ci siamo infilati strada
facendo con tutte tre le moto dentro un mercatino locale di frutta
e verdura , e intendo proprio dentro tra una bancarella e l'altra
. Purtroppo niente foto ….. tutti toccavano noi e le moto ed un
ragazzino è salito sulla moto di Davide per farsi portare……. non
era il momento di fermarsi per inquadrare e scattare !! Stamattina
alle 7 abbiamo fatto una colazione atipica con uno strano caffèlatte,
pane e burro, brioches del Ramadam passato e uova sode. Per fortuna
il loro pane è buonissimo. Poi giro della Medina, visita alla Grande
Moschea e partenza per Ben Guardane, verso la Libia, percorriamo
381km. Tappa "merenda/pranzo" a Gabes dove dopo aver girato l'oasi
con le moto (un po' deludente come è tenuta) abbiamo comprato delle
banane al mercato e del pane in una boulangerie self service ( sembrava
di essere nel retro di un forno dove ognuno tastava e si prendeva
il pane dalle rastrelliere di metallo con i vassoi e poi andava
alla "cassa" a pagare). Poi con le moto sulla passeggiata al mare
abbiamo consumato banane , pane e i tobleroni acquistati sulla nave.
La spiaggia bianca di dune e il mare azzurro con le onde lunghe
: favoloso !! Da Gabes abbiamo costeggiato un semi deserto rossissimo
con della vegetazione bassa, sosta acqua (niente birra perchè c'è
Ramadan) in mezzo al nulla. Bellissimo !! Infine eccoci a Ben Guardane,
città di confine. Albergo fuori faticente, dentro pulito e confortante.
Abbiamo paura che se soffia troppo vento , crolli…….. Il nostro
amico dell'albergo che parla un Francese che capisco solo io (?)
ci scorta dopo la doccia al ristorante "La Piramide" dove ci facciamo
una zuppa piccante (ecco dove finiscono quelle montagne di peperoncini
che abbiamo visto lungo la strada) e pollo arrosto, mentre un Tunisino
, tal Samir, di Scusse ci spiega che ben altra è la cucina del paese
fuori dal Ramadam e ci invita a cena sulla strada del ritorno (ha
vissuto a Milano e vendeva ricambi di auto !!!!!). Ci consiglia
anche un bar dopo cena dove ci facciamo un paio di thè ai pinoli,
alle mandorle, noir simple e ci fumiamo la Shisha in un ambiente
gradevolissimo in stile "arabo carino", fontana e pavimenti in marmo
e camerieri in livrea. Diamo al locale la palma d'oro anche perché
il resto della città è fatto di banchetti per il cambio NOIR e alberghetti
più fatiscenti del nostro. Questo posto di illegalità legalizzate
(cambio e benzina che arrivano dalla Libia) è l'ultima tappa Tunisina.
Domani abbiamo appuntamento al confine con la nostra guida libica
e la nostra avventura continuerà nell'altro stato.
19.10.2004
Siamo partiti da Ben Guedane verso le 8 del mattino preparati ad
una lunga attesa alla frontiera Libico/Tunisina. Grazie alla mia
amica burocratica che con un ampio sorriso precettava i doganieri
nullafacenti e gli metteva in mano i nostri passaporti per le pratiche
ed i vari timbri , in mezz'ora abbiamo passato la frontiera tunisina
quasi senza fare code (o meglio passando avanti a file di macchine
che aspettavano senza batter ciglio i lunghissimi tempi di attesa
senza che ci fosse un vero motivo, visto che su venti "poliziotti
di confine" uno solo faceva le pratiche e con una lentezza esasperante).
Dalla parte libica ci aspetta Bacshir che scortato da me e la Anto,
ha girato 3 uffici (nel primo 15$ di mancia, nel secondo 30€ per
le assicurazioni locali, nel terzo 110 Dinari libici a moto per
le targhe) poi sosta in banca per cambiare i soldi. Dopo solo 2
ore e mezza eravamo in possesso delle targhe che abbiamo legato
con gli elastici sopra le nostre ed entriamo il Libia. Subito l'impatto
è stato un po' stressante perché la strada era solcata da buche
profonde, la gente guidano come dei pazzi in tutte le direzioni
e Bacshir con la Jeep davanti a noi si è messo sui 120 km/h fissi
!!!!Però sulla sinistra si intravedeva in mare azzurrissimo e una
spiaggia dorata, poi la strada si è fatta sempre meno trafficata
ed alla prima sosta benzina è tornato l'entusiasmo : 0,07€ al litro
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Praticamente il pieno alle tre moto circa 55ltr
ci costa 4€ !!!!!!! Prima sosta acqua ed eliminazione delle maniche
della giacca, allora comincia davvero a fare caldo e mi guardo intorno.
Man mano che ci avviciniamo a Ghadames il paesaggio muta. La prima
emozione fuori programma è stato l'incontro con i cammelli, qualcuno
attraversa la strada, altri ci osservano guardinghi mentre facciamo
le foto. Poi il deserto continua a stupirci con le sue mille forme,
dal pietroso a quello con bassa vegetazione, alle vere e proprie
dune di sabbia che tirano a mangiare l'asfalto e te le ritrovi sotto
le ruote che occupano le corsie. E poi i colori dal beige al rosso
alle dune dorate sotto il sole battente e rosa del tramonto. Poi
dopo il tramonto un altro incontro ma questo decisamente inquietante,
sciami di locuste volanti ci hanno attraversato la strada sbattendo
contro le moto, caschi e ahimè anche sulle braccia seminude. Avevo
sottovalutato la piaga d'Egitto !!! Abbiamo poi scoperto che arrivano
dall'Algeria e dal Mali e sono davvero una maledizione. Per fortuna
al buio spariscono quindi il viaggio è continuato nel buio più completo
e mi sono sentita veramente in viaggio in mezzo al nulla. Dopo 80km
di notte nera, in lontananza le luci dell'oasi di Ghadames. Km totali
del giorno 609 di cui 500 sotto un caldo torrido. La sosta più bella
di oggi è stata Nalut, paese in "montagna" 8 tornanti ci hanno portato
a 600mt di altitudine!! dove abbiamo visitato un granaio fortificato
molto bello. Abbiamo ancora la forza di fare una doccia nell'albergo
migliore della città (semplice e pulito anche se non proprio nuovo)
e mangiare finalmente il kebab dopo la mitica zuppa piccante e l'insalatina
di pomodori e cetrioli. Poi distrutti tutti a nanna !!!
20.10.2004
Oggi le moto riposano. Giornata di sole splendido, al mattino visita
guidata alla città vecchia di Ghadames (assolutamente da non perdere)
e pomeriggio relax nella "casabella" dove passiamo la seconda notte,
molto meglio dell'albergo. Alle 17.30 andiamo sulle dune ad aspettare
il tramonto e dopo il vero thè del deserto. Cena in una casa tipica
nella città vecchia (zuppa,insalatine,cuscus con zucca, patate,
peperoni, e cammello !!) seduti per terra nella stanza principale
scalzi e sui tappeti, poi giro sui tetti sotto il celo stellato
e ultimo thè in locale tipico. Domani la sveglia è alle 6 ci aspettano
800km, il pieno già fatto stasera.
21.10.2004
Colazione nella "casa bella" alle 6.30 e alle 7.00 pronti sulle
moto verso il deserto. Usciti dalla città l'aria si fa fresca (fredda??)
e rimpiango di non aver messo la maglietta a maniche lunghe (per
esserne poi felice dopo le 12) e fa immaginare l'escursione termica
nel deserto. Il cielo va schiarendosi e dopo mezzora ci fermiamo
davanti all'alba che mi emoziona più del tramonto forse perché è
arrivata inattesa e non l'abbiamo cercata, eppure è stata Jamila
Juddar (Fantastica!!!) Il fresco dura ancora e si viaggia proprio
bene, tiriamo un po' le moto finchè la strada è libera. Rallentiamo
alla vista dei primi cammelli. La prima sosta ed il sole già caldissimo
ma non possiamo perderci il granaio fortificato di Kabaw e poi ancora
meglio conservato di Quasr al Hajj. Dopo il nulla per svariati km
e riusciamo a mangiare qualche biscotto e bere succhi e acqua tiepida
solo alle 15 (con la Pippi e Davide che danno segni di cedimento
ma si quietano solo con un po' d'acqua e ombra). Poi tiriamo ancora
230km e siamo vicino alla meta Leptis Magna. Arrivare dal deserto
e trovare il mare è una strana impressione, anche il clima muta
velocemente e ci troviamo con le braccia umide di salino e l'aria
fresca che ci corrobora. L'albergo è più che dignitoso ed il ragazzo
che ci accoglie molto gentile ci appresta un garage nel ripostiglio
della cucina dove lasciamo le moto assieme a farina, uova ed altri
generi alimentari. Dopo la doccia, cena. PS: albergo+cena+colazione
a 6€ a persona !!!!!!!
22.10.2004
Oggi c'è il tappone fino a Bengazi 895km !! strada-moto-strada-moto…………
La trasferta è stata "tecnica" per raggiungere la partenza delle
aree archeologiche, ciò non toglie che anche in mezzo al nulla ci
fosse questo deserto mutevole che arriva fino al mare e fa intravedere
spiagge dorate piene di dune, qualche oasi con le palme ed un mare
azzurrissimo. Quando la percorreremo al ritorno si siamo ripromessi
un bagno !! La strada è abbastanza buona e poco trafficata ma a
Bengazi sono pazzi da legare per come guidano. Bisogna avere mille
occhi e più che mai la regola qui è "nessuna regola". Il codice
della strada, il senso di marcia, i sorpassi tutto lasciato all'ispirazione
del momento su un asfalto liscio e bagnato di salmastro. In questo
tragitto sono molti i controlli di Polizia anche se come in Tunisia,
controllano rigorosamente i documenti, ma non ci fanno togliere
il casco !!!!!!!! Senza contare che le targhe che ci hanno dato
e che abbiamo plasticato sulle nostre sono tanto vecchie da essere
illeggibili. Oggi una pattuglia che abbiamo incontrato e che andava
in senso opposto è tornata indietro (forse per vedere le moto) e
ci ha fermato con aria seria controllando le targhe e facendosi
dire le marche delle moto e poi sono ripartiti suonando clacson
e sirena con lampeggianti facendo ciao con la manina. Pensa che
ieri dei tipi da una mercedes con il tettuccio apribile ci facevano
le foto mentre andavamo !!!! splendidi !!! Il clima sulla costa
è decisamente gradevole anche se la mattina e la sera molto umido.
Oggi alle 7.30 abbiamo attraversato 80km di nebbia bagnata (condensa
o rugiada??) che ci ha ricordato quella di San Diego (California)
con dietro il sole luccicante. Non ho neanche tolto per tutto il
giorno le maniche della giacca, il caldo secco desertico penso sia
proprio passato. Comincio ad avere appetito, d'altra parte stiamo
facendo quasi anche noi il Ramadam, colazione prima dell'alba, una
banana e pane a pranzo e poi nulla fino a dopo il tramonto. Vediamo
cosa offre questo albergo da 20 Dinari a stanza doppia (12€!!)
23.10.2004
Oggi faremo solo 365km, giornata in scioltezza !! Siamo partiti
alle 9 da Bengazi per andare ad Al Bayda. Prima tappa Tolemaide
(finalmente archeoLibia) dopo aver tolto i pantaloni da moto e messo
i bermuda, iniziamo la visita del piccolo ma interessante museo
e zona archeologica. Il clima era ideale assolato ma ventilato e
salire e scendere dai resti (bello il palazzo delle colonne) per
fare le foto non è faticoso. Molto divertente anche INCUNICOLARSI
nelle cisterne come dei topini (corridoi paralleli sotterranei tutti
collegati tra loro) e ancora arrampicarsi sulla cattedrale bizantina
e salire sui gradini dell'Odeon dove abbiamo espresso al meglio
il nostro stato di "Menadi Danzanti" (ninfe che ornano la fontana
custodita ne museo). Poi abbiamo fatto un ottimo ed abbondante nonché
economico (10 Dinari in 4) pranzo sulle panche di pietra antistante
l'ingresso del museo abase di panini con tonno e frittatina, olive,
pollo alla brace, insalata di pomodori e cetrioli, un melone dolcissimo
tagliato a cubetti e già sbucciato, il tutto all'ombra degli ulivi
con una dolce brezzolina. MIA MIA (ovvero perfetto al 100% in arabo).
Dopo visita a Qsar Libya un museo con bellissimi mosaici presi dalla
cattedrale bizantina fortificata accanto. Infine panorama da Ras
Ilà (Ilà=falce di luna come sembra infatti il golfo). La strada
non asfaltata è in mezzo ad una sorta di canyon, è stata proprio
bella ma scesi sulla costa Bacshir ci ha portato a quello che per
me è stato il pezzo forte della giornata : un'altra cattedrale bizantina
molto ben conservata con belle colonne e marmi eleganti in una posizione
mozzafiato a picco sul mare. Alle 18.30 arriviamo in albergo e questa
sera le moto dormono : la mia in uno studio di avvocati, quelle
di Davide e Riky in un sottoscala, certo ieri sera era stato uno
sballo parcheggiarle nella reception dell'albergo!!!! Dopo la doccia
spalmati di nivea facciamo il confronto delle nostre abbronzature!!
Davide ha esattamente l'abbronzatura della maglietta(scollo compreso)
e un polso ustionato (quello dell'acceleratore), io ho il segno
delle maniche corte ma soprattutto due strisce scurissime sul polpaccio
dove finiscono i pantaloni da moto e prima che inizi lo scarponcino
!!!
24.10.2004
Giornata tranquilla ed archeologica. Partiamo da Al Bayda appena
svanita la nebbia !!!! per visitare Cirene, area archeologica piuttosto
estesa, così Bacshir ci porta all'ingresso nord del quartiere dell'Agora
dove lasciamo le moto (ovviamente non nel parcheggio delle auto
e pulman ma dentro al sito cosicché i guardiani del sito facciano
la guardia anche alle moto), partendo da qui dopo l'Agorà visitiamo
anche il quartiere di Apollo, passando a vedere l'acropoli che però
ci delude, sono pochi i resti. Alla fine dell'Apollion + a Sud,
Bacshir ci recupera con la Jeep e ci porta dalle moto che guidiamo
senza casco per pochi km (o metri??) fino al tempio di Zeus (bello
anche se ricostruito da archeologi italiani). Quindi alla volta
di Apollonia( appena fuori dal sito sulla strada dalle moto guardiamo
la necropoli , bella adagiata sui fianchi della collina). Apollonia
è proprio sul mare e facciamo un bagno sotto le colonne della basilica
bizantina occidentale, HA DELL'INCREDIBILE, un archeo tuffo. Tornando
indietro passiamo dal punto dove è stato giustiziato il "Leone del
Deserto", eroe libico ucciso dagli italiani e dove c'è un ponte
di ferro costruito per volere di Mussolini. Dentro di me simpatizzo
sicuramente per il "Leone". Un panino al volo sulla strada che torna
verso il mare (vista bellissima) e alla volta di Bengazi. Doccetta
e ristorante in centro (il migliore fino ad adesso : shorba, pane
arabo con salsina, kebab e spiedino di pollo, thè) poi subito a
nanna, domani partenza alle 7.30 e ritorno verso Tripoli (Leptis
Magna circa 900km)
25.10.2004
Oggi altro (ultimo) tappone di 901km fino ad Al Khoms di cui gli
ultimi 100km sono stati i più lunghi della storia!! Casco ricoperto
di moscerini, al buio totale a 120km/h con le auto che sbucavano
ovunque (qualcuna anche contromano) e pedoni che all'improvviso
attraversavano. Ho alzato la visiera (che ogni tanto si richiudeva
spinta dall'aria rispedendomi al buio) e le macchine che viaggiavano
ai lati della strada alzavano la sabbia del deserto che finiva negli
occhi. Ma andiamo con ordine ! Partiti dal mega albergo (abbiamo
fatto uno strappo alla regola) alle 8.30 ci siamo messi in cammino,
dopo 400km decidiamo di concederci un tuffo in mare e un locale
ci indica (anzi ci fa strada) una deviazione sterrata per raggiungere
le dune bianche ed il mare (che qui è veramente bellissimo). Dopo
4/5 km di sterrato compatto cominciano un po' di pietrai ma le moto
si comportano bene (Fazerino slitta un paio di volte ma resta in
piedi !!), poi Davide si arena su una cunetta di pura sabbia e gli
si imbatte la moto (leva del freno piegata verso l'esterno per cui
utilizzabile). Io vorrei lasciare qui la moto (sulla sabbia proprio
non me la sento) ma Bacshir dice che non è sicuro e Davide me la
porta al di là della Sabbia dove torna la pietra. Poi altra duna
di sabbia, Davide vola e stavolta prende una botta sulla pietra
e si sbuccia un braccio e tibia (per fortuna era tutto vestito da
moto e con il casco) io a questo punto non intendo più andare avanti
anche se mancano circa 60/100mtr. Medico Davide e ce ne torniamo
piano piano sull'asfalto mentre gli altri fanno il bagno. Poi dopo
10km non contenti riproviamo in un punto che sembra più accessibile.
Niente da fare questa volta mi insabbio io e più accelero e più
mi insabbio. A questo punto decidiamo di proseguire verso Al Khoms.
La sciocchezza ci costa in termini di tempo e di stanchezza ma andiamo
sereni sul nostro, pur pieno di buche, asfalto. Il tramonto che
incontriamo è bellissimo ma appena fa buio comincio a sentire la
stanchezza e mi tendo, da qui gli ultimi 100km. Bellissimo lungo
la strada incontrare gli amici cammelli, addirittura trasportati
sul rimorchio di un camion tutti vicini con le teste che spuntavano
fuori, sereni e ci guardavano. A cena siamo andati accanto alle
rovine di Leptis Magna, solito menù. Rifocillati e stravolti andiamo
a nanna.
26.10.2004
Oggi è il giorno dell'incredibile Leptis Magna !!! Percorriamo soli
134km. Leptis è da togliere il fiato, ci siamo fatti anche aprire
le terme dei guerrieri dove i gruppi di pulman non sono nemmeno
venuti(!). Poi in moto, braghette corte e niente casco siamo andati
al circo Massimo, anche questo stupendo, poi alla volta di Tripoli.
Arrivati sul lungomare della capitale è stato subito feeling. Il
primo impatto con il mare sempre azzurrissimo, poi il grande porto
su cui si affaccia prima la città moderna, poi la piazza Verde e
le mura della Medina sovrastate dal castello. Sorpassata la Medina
sempre sul lungo mare siamo arrivati al nostro hotel circondato
da grattacieli (in parte alberghi in parte uffici). Abbiamo mollato
tutto, moto e bagagli, e ci siamo presi un taxi per piazza Verde.
Giro della parte nuova e cenetta (col tassista che se non può portarti
scende ad accompagnarti a piedi…..), poi dopo le 20 , visto il Ramadam,
giro per la Medina. Tripoli mi è piaciuta tantissimo !!! Sai com'è
con le grandi città, o le ami da subito o puoi imparare a conoscerle
ma non sarà mai la stessa cosa. E' una città viva ed accogliente,
un po' come i libici che abbiamo incontrato fino ad ora. Probabilmente
siamo venuti in tempo, prima del turismo di massa e spero che non
cambino i lati belli di questo paese. La cosa shoccante è che non
valorizzano le incredibili bellezze che hanno (forse unica eccezione
Ghadames). I siti archeologici sono tutt'ora da scavare (a Tolemaide
si poteva scoprire con le mani liberandoli dalla terra bellissimi
mosaici solo parzialmente in vista), Leptis Magna è in gran parte
ancora sotto la sabbia, le dune bianche traboccano in molti punti
di spazzatura, ed il mare bellissimo è alla portata di tutti e nessuno
ci và. Un'intera costa di 1800km a disposizione. Domani dopo l'ultimo
sito archeologico (Sabratah) lasceremo la Libya con la voglia di
tornarci di nuovo !!!!
27.10.2004
Lasciamo Tripoli alle 9, ma prima di andarcene dalla Libya tappa
a Sabratah ed è una buona scelta, anche se dopo Leptis nulla può
stupire, apprezziamo il teatro veramente bello e ben ristrutturato
dagli archeologi italiani nel dopo guerra. Girelliamo tra le rovine
passando per le terme, il faro, i vari tempi e dal mitico MAUSOLEO
B ( e quello A e quello C ??). Faccio un giro veloce per il museo
punico (sarà che non me intendo ma non è un granchè) e per quello
romano (belle statue e mosaici) due commenti con custode in arabo
e poi via. Arriviamo al confine e ce la caviamo bene con le pratiche
burocratiche (ormai siamo esperti) e salutiamo Bacshir. Ci divertiamo
molto al cambio in nero con i tunisini da una parte della grata
della dogana e noi dall'altra a contare mazzette di Dinari (dove
per altro al cambio ci fanno il culo !!) E così ce ne andiamo dalla
Libya………………………………………………. Optiamo per una piccola tirata fino a Sfax
e facciamo bene perché alle 18.30 ora tunisina (19.30 libica) approdiamo
all'hotel Tyna, molto carico ed in stile tunisino. Cena in un bar
con buoni panini e piadine con tutto dentro, l'immancabile thè e
un piccolo giro nella Medina che è decisamente più bella fuori (la
grande porta e le mura) che dentro (tutto chiuso!!) Oggi 498km,
25 litri di benzina di cui 10 costati ben 10Dinari (finita la pacchia
libica). Da ricordare : doganieri libici che dicono "ciao belli",
la nostra disinvoltura con l'arabo (possiamo ordinare thè,pane e
qualche frutto) e con le pratiche sdoganamento. PS. abbiamo finalmente
sentito Luca, ieri sono nati i gemelli stanno tutti bene, anche
Annalisa e sabato vanno a casa.
28.10.2004
Partiamo da Sfax con destinazione Cartagine, percorreremo 285km.
Partenza ore 9, prevediamo poca strada così decidiamo di non fare
l'autostrada, ma passiamo per un sacco di paesini perdendo troppo
tempo, così ritorniamo sulla decisione e ci buttiamo in autostrada..
Ad un certo punto incrociamo la strada dell'andata e riconosciamo
il porto di Rades, tra Rades e La Goulette prendiamo un traghetto
(4minuti di tragitto) e superato il porto ci dirigiamo a Cartagine.
Qui l'albergo è piuttosto confortevole e domani prima di imbarcarci
speriamo di prendere un po' di sole in piscina (sempre che sia bello
visto che il clima è cambiato). Dobbiamo accontentarci di vedere
le rovine dall'alto e da fuori visto che con il Ramadam hanno chiuso
2 ore prima !!! Allora optiamo per un giro a Sidi Bou Said che è
un paesino arabo molto grazioso abbarbicato su una collina, tutto
bianco con bellissimi portoni, peccato l'invasione di turisti a
cui non siamo abituati. Doccia e cena, l'ultima in terra d'Africa
domani a mezzogiorno dobbiamo essere al porto per imbarcarci.
29.10.2004
Mattinata a girellare, e poi a mezzogiorno imbarco per la traversata
verso Genova, stavolta mare tranquillo e siamo stati tutti bene.
30.10.2004
Arriviamo a Genova puntuali alle 13.00, scendiamo dalla nave e la
temperatura è molto più fresca rispetto all'Africa. Arrivati al
casello di Albisola salutiamo Riky & Anto splendidi compagni di
viaggio , e torniamo a casa con ancora negli occhi tutte le meraviglie
che abbiamo visto.
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