Anche
quest'anno inizia la nostra nuova avventura, si va in Marocco. L'appuntamento
è con Andrea e Antonella su BMW GS 1200 al casello di Padova Est
alle 5.15 e noi siamo sempre Michele e Graziella solo che da quest'anno
c'è la novità, le moto sono due, eh si anche Graziella c'ha la sua
moto, una fiammante BMW F650GS. La mia la cito per ultima poichè
fuori classifica, Honda XRV 750 Africa Twin.
6-7 Agosto
Autostrada fino a Murcia ve la risparmio
8 agosto
Siamo al porto di Almeria verso le ore 9.50, vado allo spertello
della FerriMaroc a chiedere informazioni sul costo e sull'orario
della traversata. L'operatore mi dice il prezzo, e sono le 9.55,
gli dico va bene e chiedo a che ora parte, alle 10.00 mi fa lui.
Allora corri prendi i passaporti e fai i biglietti. Io chiedo al
l'omino "Mi scusi dove si trova l'imbarco?" e lui "Sempre dritto,
poi a destra, ancora a destra....CORIENDO" e noi coriendo prendiamo
il Ferry. Dopo sei ore di navigazione ecco Melilla Enclave spagnola
in Marocco, a fianco anzi a dire il vero sono due città in una,
si trova Nador punto di sbarco del ferry. La discesa a Nador è alquanto
traumatica, una miriade di persone che ti chiedono soldi per qualsiasi
cosa, chi vuole farti prenotare il ferry per il ritorno e così via,
uno stress insomma. Si parte, la nostra destinazione doveva essere
Fes, ma vista l'ora, siamo sbarcati alle 16.30 ma a causa del fuso
orario e della mancanza dell'ora legale sono le 18.30, troppo tardi
per fare quasi 300 km, optiamo per Taza, imposto la rotta sul Gps
ma mi rendo subito conto che non sarà completamente affidabile,
ci affidiamo ai segnali stradali e alle cartine e imbocchiamo la
strada per Taza. Ad un bivio vedo l'indicazione Taza ma dopo scopriremo
che non era la strada che volevamo fare, poco male tanto una vale
l'altra. La stradina stretta sale in quota e si attesta sui 1200
m il paesaggio è molto bello e ad ogni paesetto gli abitanti ci
salutano calorosamente. Anche il marocco pensa bene di darci un
caloroso benvenuto. Ad un certo punto una specie di nuvolone nero
venato di ocra ci viene incontro minaccioso, un temporale in marocco,
ma se non piove mai!!! infatti non si tratta di temporale ma di
una bella tempesta di sabbia. L'atmosfera assume dei caratteri surreali,
il cielo si mescola alla terra fino a formare un tutt'uno, la sensazione
che provo è magnifica ma allo stesso tempo un filino di angoscia
mi pervade, un temporale per quanto forte sia lo so affrontare,
ma una tempesta di sabbia no. Comunque dopo un po' tutto passa alle
nostre spalle regalandoci uno spettacolare scenario. Arriviamo a
Taza e consultando la guida Lonely ci sistemiano al Hotel Tour Eiffel,
blasonato come migliore della città (pensa gli altri MAH).
9 agosto
Arriviamo a Fes in mattinata, la sera prima, sempre dalla guida
lonely, avevo scelto come albergo l'Ibis vicino alla stazione, conoscendo
la catena andiamo sul sicuro. Appena entrati a Fes mi si avvicina
un marocchino in motorino (fa anche rima) che mi fa " italiani???
Hotel???" gli rispondo che voglio andare alla stazione hotel Ibis,
questo mi fa cenno di seguirlo e dopo poco siamo al hotel. Questo
personaggio ci dice che se vogliamo fare il giro della città lui
ci porterebbe, perchè no, accettiamo e ci diamo appuntamento alle
16.00. L'albergo non smentisce le mie aspettative, pulito e anche
con piscina. Il richiamo della piscina è troppo forte facciamo due
tuffi, pranziamo e alle 16.00 ci troviamo col marocchino in motorino.
Ci porta da un'altra persona che scopriremo essere una guida ufficiale
e con lui faremo il giro della Medina, l'abusivismo in marocco è
punito con tre mesi di carcere e meglio non rischiare, tanto anche
il tipo che ci ha portato in albergo riceverà la propria commissione.
La guida ci porta a visitare un fabbrica di ceramica, a vedersi
molto bello a farsi un po' meno, i forni vengono alimentati con
sansa di olive, il fumo nero che sale in cielo è impressionante,
e l'omino che lo alimenta è più nero del fumo stesso. Ci sono molte
persone che lavorano, chi sgrezza la ceramica chi la sagoma e chi
la dispone a formare mosaici con disegni stupendi. Visitiamo poi
il reparto decorazione, anche qui molte persone (per lo più donne)
decorano vasi, piatti e il tipico piatto con coperchio conico che
viene utilizzato per cucinare il tajine pietanza tipica marocchina.
Riprendiamo il taxi e ci porta alla medina. Questa è la parte della
città destinata alla vita urbana. Io la definirei come un grandissimo
mercato rionale. Qua trovi di tutto dalle zampe di vacca al lettore
DVD. Giriamo tanto da non capire più da che parte siamo entrati
e soprattutto da che parte uscire. Guardiamo solo da fuori una moschea,
l'ingresso della scuola Coranica e uno splendido Mausoleo. Ora tocca
ai negozi che danno la provvigione alla guida se compri qualche
cosa, allora prima entriamo in uno splendido riad che vende tappeti
e qui compriamo due cuscini e un tappeto. Un consiglio se volete
acquistare qualcosa su questi negozi non seguite quello che consiglia
la guida lonely (offrire metà del richiesto per poi accordarsi sul
60-70% del prezzo) sparate tranquillamente 1/4 di quello che chiede
il negoziante e rimanete su quel prezzo, se lui non ci sta gli dite
che va bene e sarà per la prossima volta. Tranquilli che quando
vi alzate per andar via accetta il vostro prezzo. Finito con i tappeti
tocca all'erboristeria berbera dove ci vengono illustrate tutte
le proprietà curative dei vari intrugli. E' tardi e io sono andato
a Fes soprattutto per fare la foto delle vasche della zona delle
concerie, chiedo alla guida se ci porta a vedere queste concerie
e dopo poco siamo sulla terrazza sulle famose vasche. La vista è
stupenda, la puzza un po' meno. Le pelli vengono colorate con colori
naturali in vasche contenenti urina pensate un po' con il caldo
che razza di profumino e pensate che dentro quelle vasche ci sono
persone immerse fino alle ginocchia per 10 ore al giorno MAHHHHHH.
Torniamo in albergo, ceniamo e andiamo a nanna domani ci aspettano
le gole del Todra e del Dadès, dimenticavo la sera si festeggia
il compleanno di Graziella.
10 agosto
Come già accennato la prossiama tappa sarà Tinrhir punto di partenza
per le valli del Todra e del Dadès. A Midlet comincia a fare caldo,
saremo sui 40-45° e di strada ce n'è ancora molta, arriviamo a Er-rachidia
abbastanza cotti avendo fatto circa 400 km con temperature molto
elevate. Qui decidiamo di bere qualcosa, riposarci un po' e riprendere
gli ultimi 137 km che ci separano da Tinrhir. Al bar dei ragazzi
marocchini, anzi berberi, ci dicono che tutti prima fanno il deserto
e poi le gole. Ci propongono di fare una notte in deserto in tenda
berbera a Merzouga. Contrattiamo il prezzo, che comprende una camera
in una Kasbah albergo, gita in dromedario, cena berbera, notte in
deserto e colazione in Kasbah. Prima di accettare controllo che
la l'hotel sia consigliato sulla lonely, così è e ne parlano anche
molto bene. Raggiungiamo Merzouga, con uno splendido colpo d'occhio
alla valle dello Ziz, dopo 130 km di inferno. I gradi sono 50° e
correndo saranno stati 60 bestiale. Imbocchiamo una pista in deserto
e dopo 4 km siamo alla Kasbah Mohajuot ovvero l'albergo che ospiterà
i nostri bagagli per la notte in deserto. La Kasbah è molto accogliente
come quanto calda, però è tutto curato nei minimi particolari, ci
sono delle camere con servizi, un ristorante e verde un po' dappertutto
e alle spalle le grandi dune dell'Erg Chebbi spettacolare. E' ora
dopo una possente doccia saliamo sul dromaedario e dopo un'ora e
mezzo di saliscendi sulle dune ecco che si intravede l'accampamento
Berbero due tende in un cratere di sabbia. E' già notte e non si
vede praticamente niente, una delle due guide ci prepara del te
alla menta mentre l'altro prepara la cena, il famoso Tajine di pollo.
Finalmente si mangia, il tajine è buono e dopo cena i due ragazzi
guida iniziano a suonare e cantare melodie berbere. Peccato che
noi siamo distrutti, 500 km in quelle condizioni ci hanno segnato
e così si va tutti a nanna coperti da milioni di stelle, uno spettacolo.
11 agosto
Siamo ancora in deserto, stiamo ammirando il sole che nasce tra
le dune, la pace e la tranquillità regnano sovrane, sembra strano,
stando seduti qua, che in giro per il mondo ci sia tanto odio e
tanta guerra. Partiamo in gobba ai nostri dromedari per la kasbah
che raggiungiamo dopo la solita ora e mezza di dune. Il deserto
mi stupisce ancora, ogni minuto il sole cresce all'orizzonte e fa
cambiare colori alla sabbia. Ah il fascino del deserto. Arriviamo
in albergo ci facciamo un'altra possente doccia e dopo una abbondante
colazione ci avviamo verso Tinrhir. La strada che conduce a questo
paese parte da Erfoud, non nascondo un filino di preoccupazione
quando appena inboccata noto delle dune che coprono mezza carreggiata,
va beh noi andiamo e poi si vedrà. La situazione migliora man mano
che procediamo in questa strada in mezzo ad un deserto roccioso,
solo qualche invasione di sabbia qua e là ma tale da non impensierirci.
Arriviamo a Tinrhir prima di pranzo e ,sempre scegliendo dalla guida
Lonely, ci sistemiano alla Kasbah Lamrani, splendida, e la cortesia
del Direttore Aziz è unica. Decidiamo di prenderci una giornata
di riposo e così è. Passiamo la giornata in albergo facendo qualche
tuffo in piscina (gelida) e scrivendo cartoline, le gole le andremo
a vedere domani.
12 agosto
Si parte a moto scariche per la gola del Todra, imbocchiamo la strada
che parte da TInrhir e dopo una 15 di km lo spettacolo, la gola
sarà larga non più di trenta metri e le pareti alte almeno trecento,
la roccia rossa si staglia verso il cielo così imponente che ti
fa sentire infinitesimamente piccolo, robe da far girare la testa.
Proseguiamo per la gola fino a ragiungere la scorciatoia sterrata
che collega la valle del Todra a quella del Dadès. Un ragazzo sale
in moto con me dice che ci sono molti bivi e che è facile perdersi.
iniziamo questo sterrato ma dopo qualche km sia Andrea che Graziella
decidono di rinunciare, ok sarà per un'altra volta. Ridiscendiamo
per lo sterrato e torniamo indietro per la stessa strada fino a
Tinrhir per poi dirigersi verso Boumalne du Dadès un'altra gola
ci aspetta. Questa valle è detta anche delle mille kasbah infatti
percorrendola sin dall'inizio si scorgono queste costruzioni un
po' ovunque, l'oasi che segue il corso del fiume è stupenda, il
contrasto tra il rosso deserto che la racchiude e il verde delle
palme e delle coltivazioni è spettacolare. Fatti circa una trentina
di km la strada sale con alcuni tornanti e, arrivati in cima, corri
praticamente sulla sommità della gola del Dadès, il precipizio è
impressionante sia visto da sopra che da sotto, poichè la strada
ridiscende per passare a fianco il torrente e proprio in fondo alla
gola. Torniamo in albergo e alla sera Aziz ci ha fatto preparare
solo per noi quattro il tajine di agnello, uno spettacolo.
13 agosto
Si parte in direzione Marrakech, inizialmente la strada è abbastanza
noiosa poi arrivati a Ouarzazate (paese usato come set per famosi
film) sale fino a 2200 m con un passo che non finisce mai, però
dopo giorni e giorni di strade perfettamente rette un po' di curve
ci volevano. Arriviamo a Marrakech e subito siamo investiti dal
suo caotico traffico, in strada c'è proprio di tutto e tutto corre
secondo una propria regola, l'anarchia. Proviamo a cercare una sistemazione
all'Ibis ma è completo, ci va bene al secondo albergo il Corail
abbastanza buono e con l'aria condizionata. La sera si esce andiamo
alla Medina, prendiamo un taxi e, dopo un escursione in una cooperativa
artigianale, siamo alla piazza principale. C'è una marea di gente
si va dagli incantatori di serpenti, ai giocolieri, a chi fa i tatuaggi
con l'ainè ai molto pittoreschi venditori d'acqua e chi più ne ha
più ne metta, e tutti vogliono soldi. Ci inoltriamo nella medina
e, anche per stare tranquilli, ingaggiamo una guida improvisata.
Questo ragazzo berbero ci fa fare il giro di tutta la medina anche
qua c'è di tutto, però quella di Fes secondo il mio parere è la
più originale. Usciamo dalla medina che è già buio, la piazza è
avvolta da un fumo bianco, io subito mi chiedo cosa sia, bancarelle
che fanno da mangiare è la risposta. Ce ne sono una infinità alcune
fanno il famoso pesce fritto di Marrakech, altre tajine Couscous
e carne alla griglia. Rifiutiamo il primo invito ma al secondo cediamo
volentieri e ci accomodiamo affianco ad una famiglia marocchina
e ceniamo assieme. Questa credo sia la piazza più bella del Marocco
e credo anche che se non la vedi e non ci passi un po' di tempo
ti sei perso una buona parte del Marocco quello vero.
14 Agosto
Partiamo da Marrakech alla volta di Rabat, eh si siamo ormai sulla
via del ritorno. Arrivati a Rabat troviamo l'albergo sempre scelto
dalla guida l'hotel Bouregreg situato proprio di fronte all'ingresso
della medina. La sera solito giro per la medina, qui molto più rassomigliante
ad un mercato per turisti, cena e a nanna.
15 agosto
Arriviamo a Tangeri e facciamo i biglietti per il Ferry veloce che
ci porterà a Tarifa, eh si a malincuore dico arrivederci al Marocco.
Si arrivederci perchè ci ritornerò sicuramente mi restano ancora
Meknes, la valle del Draa e tanti altri magnifici posti da vedere.
Sbarchiamo a Tarifa e iniziamo il noioso viaggio ri ritorno.
17 agosto
Siamo a casa una tirata unica da Barcellona a Campagna Lupia, siamo
stanchi, sporchi e non vediamo l'ora di scaraventarci a letto. Ma
siamo allo stesso tempo felici, un altro pezzetto di mondo è dentro
i nostri occhi e il nostro cuore, un'altra esperienza che ti arricchisce
è andata a buon fine. E ora di pensare alla prossima.
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