Enduro
che passione........ Questo non vuole essere un racconto di viaggio,
ma vorrei esprimere il sentimento per una passione che coltivo da
tanti anni. Tutto comincio' dal giorno che gli amici mi hanno detto:
Taddy ma perche' non ti compri una moto e magari ci facciamo anche
le vacanze giu' in Calabria ? Non avevo mai guidato una moto prima
d'ora, a parte la vespetta ai tempi della scuola. Non c'ho pensato
molto e con pochissime lire ho acquistato la mia prima moto, un'
Honda XL 600. Non era assolutamente
affidabile, piu' ruggine che acciaio, aveva un sacco di km e non
era per niente adatta a fare mille e passa chilometri di autostrada.........
Poi altrettanti per tornare........ Ma al tempo avevo 20 anni e
la parola d'ordine era: ma chissenefrega....... E in Calabria ci
siamo arrivati, in 2 giorni con il manubrio che vibrava come un
martello pneumatico ai 110 chilometri l'ora e la braccia che urlavano
dal dolore, ma ci siamo arrivati.......... Solo quand'ero in piena
autostrada a cento chilometri da casa , un ora di viaggio piu' o
meno, il culo massacrato ho fatto due conti e ho pensato: ma siamo
deficienti ??!! Minchiaaa....., ma la Calabria e' lontanissimaaaa
! Avevo solo del tempo per pensare alla guida di quel ferro sgarbato
e appesantito dai km. L'unica distrazione era ogni tanto vedere
qualche amico deficiente che mi affiancava in impennata e in quell'istante
non ho piu' sentito dolori e ho capito che in me stava crescendo
una grande passione.........la moto....... Dopo 15 giorni di vacanze
in Calabria, eravamo di nuovo in autostrada sulla via del ritorno
e fermi come al solito a fare il pieno, visto che i "bolidi"
oltre a tutte le sfighe avevano anche solo 150 chilometri di autonomia.
I miei amici tornavano
a casa dalle fidanzate e io che la fidanzata a quel tempo non l'avevo,
ho detto: Ma che ci torno a fare a casa ? Regaz, io faccio testa
o croce, se viene testa vado a Livorno a prendere il traghetto,
per la Sardegna, se viene croce torno a casa con voi. E loro: ma
va a cagare Taddy, sei a pezzi, non ti vedi ?......... E' venuto
testa e dopo 800 km di autostrada, sono andato al porto, dove un
traghetto e una lunga notte in sacco a pelo mi aspettavano.... I
miei amici ancora non sanno che se veniva croce sarei andato a Livorno
lo stesso........... In Sardegna ho girato come un pazzo da solo
macinando chilometri e chilometri a bassa velocita' perche' era
scoppiata una connessione nel carburatore, ma niente, non mi fermavo,
sembravo un terminator che non vuole morire, e piu' le strade erano
ghiaiate o mulattiere e piu' andavo, fino a che non faceva buio.
Da li ho capito che oltre alla moto era l'enduro, le strade sterrate
e selvagge, l'ambiente incontaminato che andavo a cercare e che
mi appassionavano. Sono tornato a casa ai 70 all'ora, poi ho riparato
il carburatore, ma la mitica moto e' morta definitivamente con la
rottura dello statore, che costava 4 volte piu' di quello che avevo
pagato la moto...... Ora che si fa' ? ho pensato, torno a chiudermi
dentro a un auto ? Per l'amor di dio.........
Dopo
un anno di risparmi e calcoli su che moto potevo comprare, ho optato
sull' Honda Dominator 650, scelta
che si rivelera' azzeccatissima. Ho passato al suo fianco,o meglio
sopra, 100.000 Km e finora non mi ha mai tradito facendomi visitare
quasi tutte le isole della Grecia con un fondo stradale che variava
dall'asfalto alla mulattiera, e lei su di gas, cattiva o docile,
senza problemi, senza fare una piega........ E' stata anche la mia
compagna di viaggio delle gite domenicali tra i boschi e strade
bianche dell' Appennino, a un passo da casa, per 10 anni. Poi la
passione per l'esplorazione e per la cartografia e' cresciuta piano
piano sempre di piu' e l' Honda Dominator ha cominciato a starmi
un po' stretta. Non riuscivo piu' ad andare dove volevo, e l'asfalto
ormai era un ricordo lontano. Moto troppo pesante per questo nuovo
uso, dove i sentieri erano sempre piu' rocciosi e sassosi. Per non
parlare poi quando la moto cadeva, e per sollevarla da terra con
i suoi 160 chili avrei voluto a fianco una gru da cantiere........
Era una domenica di Aprile del 2005 su una mulattiera impegnativa,
volevo scoprire assolutamente dove finiva il ripidissimo sentiero,
avevo tutto con me, Gps, Bussola,
Mappe militari dettagliatissime, dov'erano segnati pure gli alberi
e ruderi di vecchie case abbandonate, ma non la moto adatta......Si
e' appoggiata su un fianco e mi ha detto: Taddy, qui non ti ci posso
portare.......... L'ho girata strisciandola al suolo e poi drizzata
in piedi dopo 10 - 15 minuti di sofferenza pura........ Sono tornato
indietro per lo stesso sentiero senza sapere cosa c'era oltre e
per il mio carattere non e' ammissibile. Probabilmente ho nel sangue
il DNA che avevano anche i piu' grandi esploratori e quindi gli
ho detto: non devi avertene a male, queste cose con te non le posso
piu' fare, ma ne faremo altre, puoi stare tranquilla...... E cosi'
ho trovato la moto piu' adatta per l'enduro, un'enduro tranquillo,
senza correre, ma come piace a me, guardandomi intorno. Volevo una
moto leggera, con avviamento elettrico che fa sempre comodo, quattro
tempi, silenziosa, potente quel che basta, ma non sgarbata, buona
autonomia per stare in zone remote il piu' possibile senza toccare
l'asfalto e senza incontrare esseri umani.......
L'ho trovata, un'
Honda XR250R usata ma in
buonissime condizioni, e ora non ci sono quasi piu' limiti. Credo
di conoscere a memoria tutti i sentieri e mulattiere della
mia provincia, potrei fare 200 km senza toccare l'asfalto o quasi.
Questa passione la riesco a dividere raramente con Gloria perche'
non e' il massimo della comodita' stare dietro a una moto da enduro.........
A volte vado in giro con un paio di amici intimi, ma mi trovo benissimo
anche da solo, perche' e' indescrivibile la senzazione di arrivare
soli in cima a un crinale o a una montagna e vedere piano piano
il cielo azzurro lasciare il posto all'orrizzonte e poi, spenta
la moto il silenzio e la natura selvaggia. Quando scendo dalla moto
e penso a Gloria a casa che mi aspetta e il forte vento fa vibrare
la mappe non riuscendo a capire dove sono, le chiudo e dico a voce
alta: Com'e' bella la vita, come sono fortunato...
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