Dopo
6 anni passati assieme, io ed Taddy abbiamo deciso di sposarci!!
Vista la grande passione per i viaggi che ci accomuna, la meta della
luna di miele e' stata scelta con grande cura e largo anticipo.
Avevamo sentito parlare spesso dell' arcipelago delle Seychelles,
nell' Oceano Indiano, isole da sogno, uniche al mondo per le formazioni
granitiche che le caratterizzano. Le foto dei depliant turistici
ci sembravano finte tanto erano meravigliose: c' era un solo modo
per scoprire la verita'! Cosi' abbiamo deciso la nostra meta e,
una settimana dopo il matrimonio, siamo partiti alla scoperta delle
Seychelles!!
Sabato 10 e Domenica 11 Aprile: MAHE'
Siamo sull' aereo dell' Airfrance
che via Parigi, sta finalmente sorvolando l' Oceano. Sotto di noi
compare Mahe', la maggiore isola
dell' arcipelago; lunga 27 km e larga in media 5, si presente molto
verde, splendente di lussureggiante vegetazione. Le coste morbidamente
degradano fino al mare, casine basse e colorate fanno capolino in
mezzo al verde. E che dire delle rocce? Mano a mano che scendiamo
di quota le distinguiamo meglio: sono scure, per lo piu', alte,
levigatissime padrone del panorama circostante!
Scendiamo infine dall' aereo e ci ritroviamo al caldo; l' aria e'
immobile ma non si sente molto l' umidita', il cielo e' limpidissimo,
il sole e' implacabile e la gente quasi tutta nera: siamo arrivati!!!
Usciamo dall' aereoporto ed attraversiamo la strada per raggiungere
la fermata dell' autobus; consigliamo a tutti coloro che vengono
a visitare le Seychelles di utilizzare gli autobus, anziche' servirsi
dei mezzi messi a disposizione dai vari tour operator. Scoprirete
un aspetto importante della societa' delle isole: il sorriso delle
persone... oltre a risparmiare un bel po' di soldi!!
Arriviamo in circa 20 minuti al nostro alberghetto, raggiungibile
dall' asfalto attraverso un bellissimo sentierino nel fitto della
boscaglia, che sbuca ad un certo punto su una delle spiagge piu'
belle mai viste finora: sabbia bianca, palme ed alberi di "takamaka"
dalle foglie verdi chiare e splendenti al sole, massi di granito
che spuntano dall' acqua cristallina, leggermente opalina in alcuni
punti per la sabbia sollevata dalla corrente. Una visione paradisiaca,
ma noi proseguiamo il sentierino e ci troviamo in breve di fronte
alla Villa Chez Batista: una bellissima costruzione che non disturba
affatto il panorama incontaminato, tutta in legno, vimini e paglia...
e con il pavimento di sabbia!
Mentre aspettiamo che sia pronta la nostra camera, restiamo sulla
spiaggia, entrando in sintonia immediatamente con questo mondo selvaggio,
romantico, pulito e silenzioso! Le stanze si trovano subito dietro
il bel ristorante, in una serie di casette basse, bianche e marron
che si confondono fra le palme. Il governo, al fine di tutelare
l' ambiente e rispettarne la naturale bellezza, impedisce ai costruttori
di elevare oltre all' altezza media di una palma ogni nuovo edificio:
dovrebbe essere una legge valida in ogni parte del mondo, ma e'
senz'altro piu' semplice da rispettare in paesi come questo dove
gli abitanti non sono numerosissimi.
Il consiglio che vi diamo e' di venire senza indugio a pernottare
in questo albergo, situato a sud di Mahe', sulla costa occidentale,
in prossimita' della bella spiaggia di Anse Takamaka. Al ristorante
offrono piatti tipici della cucina creola preparati in maniera superlativa:
ricordiamo in particolare uno stupendo pollo al curry-cocco e una
dolcissima marmellata di banane caramellate!!
Volendo,
Mahe' offre diverse possibilita' di effettuare belle ed appaganti
passeggiate; basta stare attenti al caldo, al sole ed alla disidratazione,
preferendo le prime ore del mattino o le ultime del pomeriggio.
Noi vi consigliamo, se venite allo Chez Batista, di seguire il sentiero
per Anse Intendance, appena a sud di Takamaka: fatevi indicare l'
imbocco fra la vegetazione dai bambini dei dintorni! Superando l'
ultima fila di palme, ci si trova di fronte una spiaggia selvaggia
e bellissima; osservandola, un pensiero sale spontaneo ai nostri
cuori. Ci eravamo immaginati paesaggi finti, fatti dall' uomo a
misura d' uomo, rovinati da strade larghe e cartelli, ombrelloni,
lettini, gente vociante, albergoni ... e ci ritroviamo invece proiettati
in un mondo puro, incontaminato, pulito, protetto, silenzioso. Insomma,
il posto piu' selvaggiamente bello mai visto finora!!! Gia' dai
primi giorni, percio', possiamo garantirvi che le foto dei depliants
sono veramente autentiche!!!
Continuando a camminare lungo
la spiaggia, con i piedi immersi in un' acqua sorprendentemente
calda, si arriva su di una strada sterrata, seguendo la quale si
giunge in prossimita' di un
bivio: a destra c'e' la spiaggia di Police Bay, dai grossi cavalloni
spumeggianti, mentre a sinistra ci si immette in breve sulla strada
per la capitale. Vediamo passare un autobus, cosi' decidiamo di
andare a visitare Victoria, per l' appunto la capitale di Mahe'
e di tutte le Seychelles!
Vantando il guinness dei primati di capitale piu' piccola del mondo,
Victoria e' un piccolo paesino dalle strade pulite ed ordinate;
presenta una tipica architettura coloniale accanto ad una piu' moderna,
una bella e grande biblioteca, alcune sculture che ispirano tenerezza
per la loro bella semplicita', come quella in memoria dell' indipendenza,
ottenuta nel 1976, dopo una lunga sottomissione alla Corona Inglese.
Se avete voglia di fare una piccola escursione, vi consigliamo di
andare con l' autobus fino a Sans Souci, a 300 metri sul livello
del mare, e da qui prendere il sentiero che sale a Copolia: il panorama
dall' alto riserva sempre piacevoli sorprese e qui alle Seychelles
ogni sorpresa e' favolosa!! Inoltre, nascoste fra la vegetazione,
ci sono delle stupende piante carnivore!
Da Lunedi' 12 a Sabato 17 Aprile
Ci spostiamo sulla seconda isola per grandezza dell' arcipelago:
Praslin, 12 km di lunghezza per 5 di larghezza. Per raggiungerla,
occorre prendere un piccolo aereoplanino a 8 posti, oppure si puo'
traghettare impiegando pero' 3 ore anziche' 15 minuti!!
A Praslin abbiamo scelto di pernottare al Village Du Pecheur, che
si trova sulla lunga spiaggia di Anse Volbert, sulla costa orientale.
Bisogna dire che i prezzi degli alberghi sono incredibilmente alti
qui; noi spendavamo 220 mila lire a testa al giorno per un bungalow
a mezza pensione... ed era uno fra gli alloggi piu' economici!!
Abbiamo voluto trattarci bene perche' si trattava della nostra luna
di miele, rendendoci comunque conto che non avremo piu' la possibilita'
di ripetere l' esperienza.
Praslin e' attraversata da est a ovest da una catena di granito,
lungo la sua parte centrale. Ha spiagge meravigliose e da qui si
possono organizzare parecchie escursioni giornaliere alle piccole
e bellissime isolette che la circondano.
Per arrivare al nostro albergo, prendiamo l' autobus che inizia
ad inepricarsi sulla strada stretta che attraversa l' isola e che
raggiunge in certi punti pendenze del 30 per cento! La discesa e'
pure molto ripida e sbuca sulla costa orientale all' altezza della
baia S' Anna, che non troviamo particolarmente emozionante. Prosegue
poi in pianura fino a raggiungere Anse Volbert, su cui si affacciano
diversi alberghi. Fra questi c'e' anche il nostro, dove veniamo
accolti con un aperitivo fresco... e con un grosso cesto di frutta
tropicale, sistemato sul letto in mezzo a decine di piccoli fiori
multicolori!
Noleggiamo 2 mountain bike esattamente di fronte al Village Du Pecheur
ed in sella ad esse iniziamo l' esplorazione dell' isola.
Anse Volbert non e' particolare; l' asfalto le corre subito dietro
per continuare parallelamente alla costa toccando Anse Possession,
migliore della precedente. Ma la spiaggia piu' bella e' senz' altro
quella che si raggiunge alla fine della strada, dopo una faticosissima
salita che ci toglie il fiato! Si tratta della famosa Anse Lazio,
davvero una meraviglia! Lunga, candida, con bellissimi alberi ombrosi
dove trovano riparo dal sole bollente alcuni turisti e gruppetti
di bimbi locali. L' acqua invoglia ad un lungo bagno e ci rilassiamo
cosi' per quasi tutto il giorno!
Altre
belle spiagge sono situate sulla costa nord-ovest: noi le abbiamo
visitate a piedi. Siamo giunti con l' autobus fino ad Anse Kerlane,
bella, lunga ma con un po' troppe alghe sul bagnasciuga; da qui
abbiamo percorso per il lungo l' intera spiaggia, arrivando in breve
ad una piu' piccola, Petit Anse Kerlane, dietro alla quale stanno
purtroppo costruendo un complesso alberghiero; per fortuna, ci hanno
assicurato, lo costruiranno con i criteri "seychellesi"!
Un sentierino, da qui, si inerpica prima e scende poi alla spiaggia
piu' incantevole che avessimo mai pensato di trovare: Anse Jorgette.
La si scorge inizialmente dall' alto, fra le fronde degli alberi...
e lo spettacolo paradisiaco di quelle acque verdine, di quella sabbia
candida impossibile da guardare senza occhiali da sole e quei massi
quasi rosa, ci attrae come una grande calamita! Ci sono solo altre
cinque persone, che come noi restano all' ombra degli stupendi alberi
di Takamaka osservando il mare. Ci sono, infatti, spettacolari onde
alte quanto noi e fare il bagno puo' essre pericoloso; decidiamo
cosi', dopo qualche tempo, di continuare il sentiero che arriva
fino ad Anse Lazio. Attraversiamo una sorta di giardino naturale
dai colori e dall' atmosfera incantati, poi la foresta col suo fresco
rigenerante, poi sali, poi scendi. Infine giungiamo ad una casetta
in lamiera, con due cagnetti, alcuni polli... ed un ragazzo, che
ci accompagna per la restante mezz' ora nel fitto della boscaglia
che, con la sua crescita esuberante, ha ormai cancellato ogni traccia
del sentiero! Mettiamo quindi con sollievo i piedi sulla soffice
sabbia di Anse Lazio!
Oltre alle spiagge, a Praslin e' senz' altro da non perdere la Valle
de Mai, una piccola area protetta e definita "patrimonio dell'
umanita' "dall' Unesco; si tratta di una foresta preistorica,
caratterizzata dalla particolarissima palma "coco de mar",
che una volta ricopriva gran parte dell' isola mentre oggi e' concentrata
solamente qui. Questa pianta puo' vivere 1000 anni, inizia a produrre
il frutto (ovvero la noce) solo dopo 25 anni... ed una noce impiega
ben 7 anni per raggiungere la maturazione.
Da
tutti questi numeri si capisce il grande bisogno di protezione di
queste palme, che sono anche molto belle, con splendide foglie a
ventaglio che si dipartono da un tronco che puo' raggiungere i 30
metri di altezza! Molto particolare, inoltre, e' proprio la noce,
che e' considerata la piu' pesante della Terra, raggiungendo addirittura
i 20 kg!!
La palma femmina produce la noce piu' grossa, dalla caratteristica
forma che ricorda il ventre di una donna; la palma maschio, invece,
ne produce una allungata in una incredibile forma fallica! Ecco
perche' l' esploratore che per primo arrivo' su questa isola, nel
lontano 1881, credette di essere approdato nel paradiso terrestre:
aveva associato i due frutti della palma "coco de mar"
ad Adamo ed Eva!! Camminate per i sentierini ombrosi della riserva,
cercando di scoprire anche gli esponenti della fauna autoctona e
presente solo qui, come ad esempio il pappagallino vasa.
Passeggiando per la stradina di Anse Volbert, abbiamo conosciuto
un ragazzo italiano, sposato ad una ragazza locale, che gestisce
qui una gelateria e, sorseggiando un buonissimo frullato, abbiamo
ascoltato con interesse alcune notizie sul Paese. Secondo lui, gli
abitanti delle Seychelles stanno tutti bene, anche quelli che vediamo
vivere in piccole baracche di lamiera, poiche' e' una loro scelta
personale, dal momento che questo materiale si raffredda molto piu'
velocemente del mattone quando cala il sole. Un operaio guadagna
in media 700 mila lire al mese, ma questi soldi finiscono tutti
in banca, visto che tutti qui pescano ed hanno un orto... insomma
ci sono altri introiti che permettono alle famiglie di mangiare
senza intaccare lo stipendio! Ci sono molti alcolizzati, come in
tutti i Paesi molto caldi, ma non c'e' delinquenza; la valuta seychellese
(la rupia) non puo' essere portata all' estero e, se un locale viene
trovato in possesso di dollari, o altra valuta straniera, rischia
cinque anni di galera!
Sempre lui ci ha consigliato di visitare le isole di Cousin e di
Grande Soeur, cosi', una mattina, saliamo a bordo del veloce motoscafo
di un' escursione organizzata che ci portera' a scoprire le isole
di Cousin e Curieuse.
Cousin ha un diametro di circa 1 km, si trova a soli 2 km dalle
coste di Praslin e si presenta stupenda gia' da lontano! E' stata
comprata dal WWF, che ne ha fatto un paradiso per uccelli e tartarughe.
Il proposito di salvaguardare l' ambiente e' portato avanti in maniera
superlativa e diverse norme severe e giustissime mettono sull' avviso
i turisti. Vietato fumare, anche sulla spiaggia. Vietato raccogliere
qualsiasi cosa, dalla spiaggia come dalla foresta. Vietato l' uso
di flash e treppiedi che possono spaventare gli animali. Tutti questi
accorgimenti hanno fatto in modo che nascesse una incredibile oasi
felice, dove decine e decine di uccelli volano sopra di noi emettendo
i loro gridolini eccitati. Gli uccelli sono ovunque; a terra, in
cielo, sui rami alti, su quelli bassi, accovacciati , fra le radici
degli alberi. La cosa piu' bella e' che non hanno affatto paura
di noi, e se ne stanno tranquilli a guardarci curiosi con occhietti
dolci ed ingenui!
Sull' isola vivono solo sette guardiani, che hanno ovviamente compiti
legati alla ricerca ed alla tutela ambientale. Non sono stati costruiti
moli, per cui i motoscafi si fermano al largo e dalla spiaggia partono
piccole barchette a motore che ci vengono a prendere. Dopo aver
ammirato la selvaggezza incantata della spiaggia, ci addentriamo
nella selva, scoprendo subito le Sterne Brune. Numerosissime, grandi
come merli ma con le testoline grigie che sembrano di porcellana,
arrivano addirittura dalle isole Canarie per nidificare qui, dove
sanno di essere protette; il periodo delle nascite inizia ad Aprile
e va avanti fino a Settembre. Fanno un solo pulcino alla volta,
poiche' si cibano esclusivamente di pesce... e non ce la farebbero
a sfamarne piu' di uno! Poco piu' avanti, vediamo delle bellissime
Sule candide, che ci osservano da un ramo: ispirano una grande purezza
e viaggiano sempre in coppia, ecco perche' qui le chiamano "gli
uccelli in viaggio di nozze".
Quindi e' la volta di un grosso lucertolone marron, che si ciba
di un po' di tutto e che, nei periodi di crisi, cerca di appropiarsi
della coda dei suoi simili!
Dopo aver superato un grosso termitaio, notiamo sul sentiero davanti
a noi George, un' enorme tartaruga terrestre di ben 150 anni. Le
tartarughe giganti sono il vanto delle Seychelles, trovandosi, oltre
che qui, solamente sulle isole Galapagos, al largo dell' Ecuador.
Si tratta di una specie ovviamente super protetta, gli esponenti
della quale sono animali lenti, pacifici, che allungano il buffo
collo rugoso in cerca di carezze.
Un altro splendido uccello e' il Fetonte Codalunga, bianco con qualche
macchiolina scura e con una magnifica coda sottile e lunghissima
che gli dona in volo un' eleganza indimenticabile.
E poi Gallinelle d' acqua, merli che rispondono al fischio del guardiano,
tanti gechi, il piccolo Colibri' delle Seychelles: insomma, un microcosmo
pullulante di vita che ci porteremo per sempre nel cuore!
Anche la flora e' sorprendente: l' ambiente naturale non viene assolutamente
modificato dall' uomo, tutto quello che c'e' e' opera esclusiva
della natura. Cosi', per esempio, le innumerevoli foglie che cadono
dalle piante restano sul terreno creando l' ambiente umido ideale
perche' le noci possano germogliare e continuare a vivere.
L' isola di Curieuse e' un po' piu' grande della precedente, misurando
3 km per 1.5 e si trova a soli 1.5 km da Praslin. E' interessante
perche' ospita un allevamento di tartarughe giganti: suddivise in
diverse vasche a seconda della loro eta', le tartarughine attendono
pazientemente il loro turno per essere finalmente liberate... e
poter tranquillamente scorazzare per l' isola, dove se ne vedono
moltissime! E' questo un tentativo importante del governo di porre
rimedio a quella grossa piaga che e' la caccia di frodo.
Sull' isola c'e' anche un vecchio lebbrosario, ovviamente abbandonato
e decadente, ma dal fascino leggermente macabro e misterioso che
posti come questi ispirano sempre.
La bellezza piu' sorprendente, pero', e' ancora una volta di origine
naturale ed e' rappresentata da incredibili formazioni granitiche
vicino al mare, sul sentiero che le guide ci fanno seguire. Si starebbe
delle ore ad osservare queste magnifiche opere del mondo minerale!
Molto belle sono anche le mangrovie, piante che vivono in prossimita'
dell' acqua salata del mare: i loro rami si confondono con le radici
in grovigli inestricabili e molto fotogenici, le loro foglie hanno
un brillante colore verde. Le radici sono molto importanti e possono
essere paragonate al boccaglio della maschera da snorkelling: piccoli
tubicini rivolti verso l' alto che spuntano dall' acqua anche a
notevole distanza dalla pianta madre e che permettono alla stessa
di respirare anche quando il mare invade il loro terreno! Per mantenere
il livello del mare costante, e salvare cosi' le mangrovie, l' uomo
ha innalzato un sottile muretto di sassi che circoscrive una piccola
laguna, e sul quale noi camminiamo. In queste acque basse e trasparentissime,
abbiamo osservato scivolare languido un piccolo squalo.
Insomma: non potete perdervi questi due piccoli mondi!
Da Domenica 18 a Sabato 24 Aprile
Ci spostiamo su una nuova isola, La Digue, terza come grandezza
dell' arcipelago ma considerata un po' la" regina" delle
Seychelles. Spesso i tour operator consigliano di visitare La Digue
con un' escursione giornaliera da Praslin, dal momento che e' molto
piccola e si puo' effettivamente vedere tutta in giornata. Ma, se
potete scegliere, preferite senz' altro un soggiorno piu' lungo
su quest' isola: il clima che si respira e' incredibile!
Raggiungibile da Mahe' in 3 ore e da Praslin in 30 minuti, con un
diametro approssimativo di meno di 3 km, La Digue ha spiagge da
sogno, proprio quelle che si vedono in tante pubblicita'.
Ma prima di partire all' esplorazione dell' isola, ci sistemiamo
nel nostro albergo; si chiama L' Ocean e si trova ad Anse Patate.
Non e' molto bello, sicuramente il meno caratteristico dei tre in
cui abbiamo alloggiato alle Seychelles, ma ha una vista magnifica
sulle isolette di Petite Soeur, Grande Soeur e Felicite'. Inoltre
offre ai clienti delle mountain bike, ottime per visitare La Digue.
E partiamo dunque! Incontreremo una marea di altre biciclette, che
rappresentano il solo mezzo di locomozione dell' isola. Non ci sono
auto, infatti, solo gente a piedi o in bici: mai vista una cosa
cosi', stupendo davvero! A dire la verita', ci sono alcuni taxi...
piccoli carretti trainati da sonnolenti buoi!
La spiaggia piu' famosa e' Anse Source d' Argent, che si trova sulla
costa sud occidentale. Per arrivare qui, si attraversa un' area
nota con il nome di Tenuta de l' Union, che ospita numerose attivita'
fra cui la produzione dell' olio di cocco (usato nella cucina e
nella cosmetica), una vecchia piantagione di vaniglia con una bellissima
casa colonica, un cantiere navale molto rustico, un piccolo allevamento
di tartarughe. Si incontra anche un piccolo cimitero risalente all'
epoca della colonizzazione: il luogo e' surreale e ci aggiriamo
silenziosi fra le tombe sulle cui facciate i nomi non si leggono
piu' e su cui la vegetazione tenta di avere la meglio.
Il piccolo sentiero si apre improvvisamente sul mare e restiamo
ad osservare per un attimo lo spettacolo della spiaggia di Source
d' Argent: e' sottile e lunga, di un bianco accecante. La barriera
corallina al largo controlla la potenza delle onde, cosicche' vicino
a riva l' acqua e' bassa e calmissima, di una trasparenza assoluta
e lascia ben vedere le piattaforme di corallo sommerso, che creano
spettacolari disegni. Alcuni "canali" di sabbia permettono
di fare uno splendido bagno senza ferirsi i piedi. La cosa piu'
spettacolare e' data dai massi levigatissimi di granito, in prossimita'
del mare o sulla sabbia; su alcuni di questi si puo' tentare di
salire per poter osservare la spiaggia da un' angolazione nuova!
Cercate di arrivare
qui alla mattina presto, quando non c'e' anima viva, e camminate
sulla spiaggia, oltrepassandola e proseguendo finche' riuscite...
tenendo sempre conto che la marea qui sale molto in fretta! Giratevi
spesso indietro, controllando il livello del mare o rischierete
di restare bloccati per alcune ore!Altre
tre belle spiagge si trovano sul versante sud orientale e si chiamano
Grand Anse, Petit Anse ed Anse Cocos. La strada arriva sulla prima,
piuttosto vasta ed affollata ma stupenda; da qui si prende un breve
ma ripido sentiero per arrivare sulla seconda, piu' piccola e meno
affollata. Ma la migliore e' senza dubbio la terza, alla quale si
arriva tramite un sentiero un po' difficile perche' la vegetazione
l' ha in parte nascosto. Proviamo comunque a descrivervelo perche'
sarebbe un vero peccato non vedere Anse Cocos! Il sentiero che arriva
a Petit Anse, prosegue verso l' interno dell' isola e corre dietro
la fila di alberi lungo la spiaggia. Quando arrivate circa alla
fine della stessa, prendete a sinistra e attraversate due ponticelli
giungendo ad una piantagione; 20 metri circa dopo il secondo ponte
si gira a destra, entrando nel fitto della boscaglia, poi si prosegue
verso la costa... e si giunge alla spiaggia! Completamente deserta,
con un acqua caldissima... assolutamente imperdibile!
Il luogo migliore dove fare snorkelling e' ad Anse Patates, proprio
sotto il nostro albergo.
Da La Digue si possono fare delle escursioni organizzate in barca;
noi siamo andati a scoprire l' isola di Grand Soeur. La raggiungiamo
in soli 15 minuti e ne scorriamo da lontano il singolare profilo:
due formazioni granitiche alte circa uguali, divise da una sottile
striscia di terra alta solo pochi metri sul mare, si stagliano sul
cielo limpidissimo. Approdiamo nel centro dell' isolotto, sulla
striscia che attraversa per il lungo Grand Soeur; la percorriamo
quindi tutta, scoprendo un incantevole "giardino" tropicale
con bellissime palme e superbi massi di granito fra queste, fino
al mare dall' altra parte dell' isola. C'e' qui una spiaggia superba,
movimentata da grosse onde che arrivano spumeggiando vicino ai nostri
piedi. Tornati sulla spiaggia dell' approdo, avvistiamo in acqua
una moltitudine di pesci grigi con vistose pinne gialle: sono vicinissimi
a riva e grossi piu' o meno come delle pizze! Aspettano gli avanzi
del pranzo, a base di ottimo e freschissimo pesce alla griglia,
arrivando a prendere i bocconi direttamente dalle nostre mani! Sono
troppo simpatici!!
L' escursione prosegue, dopo il pranzo , nelle acque che circondano
l' isola di Cocos, dove finiamo la giornato facendo snorkelling.
Purtroppo, con questa escursione finiscono i giorni a nostra disposizione,
e dobbiamo prepararci a lasciare l' arcipelago. Ma lo lascieremo
solo fisicamente, perche' una parte di queste isole se ne verra'
via con noi, restando per sempre nei nostri cuori! Molto probabilmente
non torneremo, ma siamo stati molto fortunati a poter visitare quest'
angolo di Oceano Indiano e per questo siamo felicissimi!
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