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Cuba-Havana
   
 
 
 
 
Cuba-Havana
Aprile 2012

L'Havana, una città mitica, unica, bellissima, viva ma tranquilla, dove la vita scorre lenta e le persone si muovono con calma e spesso col sorriso. L'Havana, la capitale storica e culturale dell'isola di Cuba, dove tutto scorre come al rallentatore e dove la frenesia delle nostre città caotiche ed inquinate diventa presto un ricordo lontano. Sarà perchè oggi c'è vento ed il copioso fumo dei tubi di scappamento delle auto vola via lontano... sarà perchè l'aria tersa rende più luminosi i colori... sarà perchè siamo qui per trascorrere qualche giorno di vacanza... ma tutto ci appare meraviglioso!
Arriviamo all'aeroporto di sera, sotto un diluvio dalle proporzioni bibliche; prendiamo subito un taxi che ci porta direttamente all'hotel De Tejadillos, situato appena dietro la Piazza della Cattedrale, nella parte più antica e dunque più affascinante della città, a due passi dal rinomatissimo locale La Bodeguita del Medio. L'albergo è in puro stile coloniale, con stanze enormi dal soffitto altissimo, quasi spoglie ma molto accoglienti. Il centro della struttura si apre in un cortiletto interno, abbellito dalla presenza di un altissimo albero dal tronco non ramificato e con le foglie unicamente sulla sommità, laddove la luce ed i raggi del sole lo baciano.
Prima di cena girovaghiamo per le stradine di questo quartiere, restando colpiti dalla pressochè totale assenza di illuminazione pubblica; procedere sui ciottoli delle vie fa quasi impressione, non tanto per timore della delinquenza - assente sull'isola - quanto perchè non si riesce a vedere dove si mettono i piedi! La pioggia ha cessato di cadere ma enormi pozze invadono strade e marciapiedi, in giro non c'è quasi nessuno. Sarà anche colpa dell'orario...sono appena le otto...la vita inizierà probabilmente più tardi!!
Ci sediamo ad un tavolino all'aperto del Cafè de Paris, uno dei pochi locali aperti a quest'ora. Sorseggiando una birra locale, la Bucanero, ed un mitico mojito, osserviamo poche persone camminare lentamente, apparentemente senza una meta precisa, ed ascoltiamo le note di una musica ritmata proveniente dall'interno del locale, dove tre musicisti punzecchiano le corde dei loro strumenti. Dato che sono a stomaco vuoto il mojito mi entra direttamente nelle vene e mi provoca in brevissimo tempo una balla cosmica...così optiamo per mangiare un piatto di pollo, riso e banana fritta e per andarcene subito a dormire! Appena ci appoggiamo al letto sprofondiamo entrambi in un sonno privo di sogni che ci tiene lontani dalla realtà fino alle prime luci dell'alba...
Dopo colazione torniamo volutamente a perderci per le vie dell'Havana vecchia. Ci fermiamo lunghi istanti sotto la monumentale Cattedrale, con coralli ben visibili sulle pareti chiare. I primi timidi raggi di sole illuminano la bella piazza, dove molti giovani cominciano ad organizzare la loro giornata offrendo ai turisti merce varia e soprattutto i famosissimi sigari cubani. L'anno scorso è stata varata una legge di "apertura" nei rapporti economico-commerciali della popolazione, per cui oggi è possibile per i cubani acquistare case ed automobili e sono considerate legali alcune attività, all'insegna, se non della liberà, per lo meno di un possibile miglioramento dello standard medio di vita. Così, se lo stipendio mensile per ogni cubano ammonta a circa 110 pesos cubani - circa 100 dei nostri euro - oggi i cubani più intraprendenti possono arrotondare lo stipendio statale preparando ed offrendo cibo in casa propria ai turisti, confezionando e vendendo prodotti di artiginato e proponendo appunto oggetti di vario genere lungo le strade. I cubani di oggi sono in questo modo generalmente ben vestiti e col telefono cellulare all'orecchio!
A piedi raggiungiamo il lungomare del Malecon: da qui si vedono i palazzoni della parte più giovane della città. Onde considerevoli superano allegramente il muretto al limite della strada asfaltata e bagnano continuamente i passanti che sembrano non fare assolutamente caso all'acqua che ricevono ad ogni ondata!
Fa caldo nonostante il vento che non cessa di soffiare e noi ci divertiamo ad osservare le auto d'epoca circolare baldanzose lungo le strade. Ce n'è per tutti i gusti, lunghe, corte, a tinta unita, a due o tre colori, ma sempre e comunque piuttosto ben tenute, coi finestrini aperti e la musica che esce ad alto volume. C'è musica ovunque qui a L'Havana... esce dalle case, dai locali, dalle auto... persino nella piazzetta che stiamo attraversando in questo momento si è radunata una piccola folla attorno a due musicisti che suonano, cantano e danzano in un vortice di colori e di vita!
Abbiamo cambiato un po' di euro in "pesos convertibili", i soli accettati nei locali turistici ed i soli che noi turisti possiamo usare. I pesos cubani, che valgono qualcosa come venticinque volte meno rispetto a quelli convertibili, sono invece usati dai cubani, che posseggono inoltre speciali tessere per ottenere prezzi agevolati nei bar e nei ristoranti. Cambiare euro in pesos lungo le strade e non in banca o negli hotel, permette di ottenere solo pesos cubani, che possono tornare utili se si vuol provare a vivere come i cubani, ovvero facendo lunghe ed estenuanti code davanti a pasticcerie e panifici prima di essere serviti. State pur certi di non vedere sui volti dei cubani alcun segno di impazienza...una vita passata ad aspettare! Normalmente, invece, il turista medio non ha tempo da "perdere" e desidera mettere meglio a frutto il proprio tempo in città: ecco spiegato il motivo per cui è consigliabile cambiare gli euro in pesos convertibili!
Pranziamo sulla bella terrazza panoramica del ristorante San Miguel, affacciata sulla baia Habanera Lugar battuta dal vento.
Nel primo pomeriggio facciamo ritorno all'hotel, dove ritiriamo i nostri zaini per dirigerci verso il posteggio dei taxi. A bordo di uno di questi ci dirigiamo decisi verso ovest, nella regione di Pinar del Rio, da dove ci imbarcheremo per la piccola e bellissima isola di Cayo Levisa, dove proseguiremo la nostra vacanza cubana all'insegna del mare e del relax.

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