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Pianoro
- Livergnano - Val di Zena - Monterenzio - Sillaro - Sassoleone
- Monte La Fine - Piancaldoli - Bisano - Scanello - Barbarolo |
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Km 90/100* (85% offroad*) |
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Tutta la giornata (circa 8 ore + pranzo) |
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Enduro
racing (Monocilindrici leggeri) |
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30%
strada ghiaiata, 55% suolo naturale, 15% asfalto * |
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Media
con tratti impegnativi |
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le Testimonianze dei partecipanti e guarda i Video
e le Immagini di questo Tour Enduro.
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qui |
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Il Percorso Enduro puo' variare in chilometraggio e in percentuale
di offroad in base alle condizioni delle piste, condizioni
meteo, capacita' dei partecipanti ed imprevisti. |
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La
bussola punta a sud parallela alla Futa di poche centinaia di
metri. Questa strada statale e' il principale collegamento tra
Bologna e Firenze, ma noi saremo in luoghi molto selvaggi e gia'
vi sentirete in un'altra atmosfera. Ci riposeremo pochi minuti
dalla fatica della prima mulattiera su una collina dove
il panorama e' superbo. Ma in breve torniamo in sella perche'
la strada e' lunga e a volte ci saranno anche divertenti difficolta'.
Proseguiamo prima in falso piano, poi in discesa sempre piu' ripida
tra semplici sterrate o mulattiere impegnative fino alla val di
Zena, una valle magica che trasmette tranquillita'. In breve risaliamo
cavedagne e mulattiere fino a portarci sul crinale est
del fiume Zena.
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Da qui il panorama e' ancora piu' vasto, si vede lo splendido
contrafforte Pliocenico di Livergnano, piu' lontano
ma ben visibile il contrafforte di Monte Adone e di Monte
delle Formiche. Inoltre verso Est si vede il crinale che porta
al passo della raticosa che tra piste di terra e
argilla o mulattiere di roccia andremo a raggiungere.
Una volta sul crinale navigheremo veloci su ghiaiate, alternando
anche tratti di mulattiera piu' o meno impegnativo, ma lo spettacolo
naturale e' assicurato, le colline spoglie dall'effetto lunare,
tipiche di questi luoghi vi lascieranno senza fiato. Ma il fiato
dovrete risparmiarlo per la bella mula panoramica e ripida in
discesa verso il fiume Sillaro.
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Arrivati
sul greto del fiume Sillaro, imbocchiamo le piste che lo fiancheggiano
e ci porteremo verso sud, guadando il Sillaro varie volte, fra
panorami che ricordano vagamente i corsi dei fiumi in secca africani.
Usciamo sull'asfalto per rientrare poco dopo sul Sillaro, che
guadaremo una decina di volte divertendoci un sacco. Il paesaggio
divenda veramente bello, la natura incontaminata, il verde delle
colline che contrasta con l'azzurro del cielo e le grigie terre
calanchifere. A questo punto, dopo il divertimento dei guadi,
ci addentriamo nelle terre romagnole e incontriamo i primi villaggi
di montagna, con le tipiche case in pietra, luoghi dove il
tempo sembra essersi fermato al medioevo.
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Le
montagne di questi luoghi cominciano a spogliarsi e a dare il
meglio di se'; in diversi punti e' ben visibile la stratificazione
delle rocce, che mette a nudo grandi scaglie di pietra,
caratteristiche di questi luoghi. Qui, il vento e la forza delle
acque del fiume Sillaro hanno nei millenni sagomato i fianche
delle montagne, levigato la loro anima rocciosa, scavato queste
pietre rendendo il paesaggio incredibilmente suggestivo. Lasciamo
l'ultimo splendido villaggio in pietravista per dirigerci verso
Monte La Fine. Dopo aver guidato su splendide mulattiere
in pietra stratificata e piste con alcuni gradoni impegnativi
che ci faranno sudare, guadagneremo la cima di monte la fine dove
si gode di un panorama splendido a 360 gradi !
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Una
volta riposati sulla cima, scenderemo a breve verso Piancaldoli
dove finalmente e' arrivato il momento rilassante in una Trattoria
locale con ottimo cibo e birra ghiacciata su una fresca veranda
estiva o sempre ottimo cibo e buon vino all'interno del locale
in inverno ! Una volta che ci siamo rifocillati e riposati le
nostre moto viaggeranno prima su tranquille ghiaiate, poi su piste
di terra e su mulattiere impegnative, ma sempre su splendidi panorami
verso la valle dell' Idice. Una volta arrivati a valle
risaliremo il fiume Idice sul greto del fiume che guaderemo al
momento giusto in uno dei pochi tratti dove e' possibile guadarlo.
Ma la strada, anzi la pista e' ancora lunga, dobbiamo ancora risalire
piu' di una valle.
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A
questo punto deviamo verso Ovest, poi verso nord per il lento
ritorno su splendidi sentieri panoramici, tra chiesette abbarbicate
sui monti, minuscoli e remoti paesini collinari, luoghi selvaggi
e insoliti. Le nostre moto viaggeranno adesso lente su mulattiere
vertiginose che non crederete ai vostri occhi. Dall' alto
o dal basso vedrete gole, cascate che non avreste
mai immaginato di poter vedere in sella ad una moto da Enduro.
Questo tratto e' abbastanza impegnativo ma lo spettacolo unico.
Una volta uscito da questi boschi meravigliosi, ci rilasseremo
prima su una bella ghiaiata, poi punteremo nuovamente verso
la val di Zena passando per un'altro luogo mitico e magico.
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Questo
luogo viene chiamato da alcuni 100 Guadi, non sono di sicuro
100, ma una cosa e' certa, si entra e si esce dal fiume Zena
varie volte e il divertimento e' assicurato ! Questo luogo e'
particolare, la pista si infila di continuo dentro al fiume che
serpeggia nel bosco, mai troppo fitto, e la luce filtra sempre
all'interno e dona a questo posto un'aspetto magico. Usciti dal
bosco sarete molto soddisfatti e rilassati, vi sembrera' proprio
di essere arrivati alla fine del Tour, ma il momento di
mollare non e' ancora arrivato, "Purtroppo" ancora una
mulattiera di sassi mobili, prima in salita, poi in discesa
sara' neccessaria per tornare a Pianoro, ma questo e' enduro
signori, micca ricamo e cucito....
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